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CC CASTROVILLARI ROSA SISCA 





Anno di progettazione: 1995
Anno di inaugurazione: 1995

Via Sergio Cosmai 1 - 87012 CASTROVILLARI ROSA SISCA

Tel. 0981 483127 - 46
cc.castrovillari@giustizia.it

Da atti notarili risalenti al XVI e XVII secolo, custoditi presso la Sezione dell’Archivio di Stato di Castrovillari e dai Registri dei Defunti conservati nella parrocchia della SS. Trinità, si traggono notizie che contribuiscono alla ricostruzione della storia del Castello Aragonese di Castrovillari e le sue drammatiche vicende. Il castello sorge su una sottile lingua di terra pianeggiante, di fronte alla Chiesa dei Minori Conventuali a strapiombo per due lati sulle sottostanti valli del Fiumicello e del Coscile, forse sui ruderi di un fortilizio Normanno del 1090, la cui esistenza è attestata in un documento del 1448. L'inizio dei lavori di costruzione "a fundamentis", si fanno risalire alla seconda metà del XV sec., non molto dopo le gravi sommosse popolari del 1461, che spinsero re Ferrante I d'Aragona a dichiarare Castrovillari città ribelle. Nel suo complesso il Castello ci appare come un "Solido blocco monolitico" (Cappelli), al suo interno la forma è un rettangolo con doppio ordine di casematte, ai cui angoli vi sono quattro torri; al suo esterno la forma è un trapezio. Si accede all'interno della Fortezza attraverso un portale, unico ingresso, un tempo munito di ponte levatoio, sul quale fa bella vista l'originale gioiello di scultura fiorentina di fine '400, raffigurante lo stemma aragonese con le armi reali sostenute da due putti sotto i quali è incisa un'iscrizione. Varcato il portale si accede in un ampio cortile, qui vi sono gli ingressi alle varie stanze delle torri. Oggi si può visitare solo il mastio, tristemente noto come “la torre infame” a causa delle punizioni terribili inflitte ai prigionieri che in essa venivano rinchiusi. Dal 1995 l'Istituto è stato trasferito nel nuovo edificio sito in Contrada Petrosa, nel Comune di Castrovillari. costruito secondo moderni di criteri architettonici, l'Istituto è alla sommità di una collina. Si presenta in buono stato di conservazione.Dotato di Ampio parcheggio, Caserma Agenti, ed è attigua all'istituto la moderna aula bunker, ove si celebrano importanti processi alla criminalità organizzata calabrese. L'inizio dei lavori di costruzione "a fundamentis", si fanno risalire alla seconda metà del XV sec., non molto dopo le gravi sommosse popolari del 1461, che spinsero re Ferrante I d'Aragona a dichiarare Castrovillari città ribelle. Nel suo complesso il Castello ci appare come un "Solido blocco monolitico" (Cappelli), al suo interno la forma è un rettangolo con doppio ordine di casematte, ai cui angoli vi sono quattro torri; al suo esterno la forma è un trapezio. Si accede all'interno della Fortezza attraverso un portale, unico ingresso, un tempo munito di ponte levatoio, sul quale fa bella vista l'originale gioiello di scultura fiorentina di fine '400, raffigurante lo stemma aragonese con le armi reali sostenute da due putti sotto i quali è incisa un'iscrizione. Varcato il portale si accede in un ampio cortile, qui vi sono gli ingressi alle varie stanze delle torri. Oggi si può visitare solo il mastio, tristemente noto come “la torre infame” a causa delle punizioni terribili inflitte ai prigionieri che in essa venivano rinchiusi. L'istituto funziona da novembre 1995. Si trova in località Petrosa di Castrovillari, la struttura e sorge sulla collina che domina la vallata. Anche se isolato dal contesto cittadino, i collegamenti dal centro per l’istituto sono garantiti dal servizio del trasporto urbano. Attigua all'edificio, di più recente costruzione, è l'aula bunker del Palazzo di Giustizia che è stato costruito sempre in località Petrosa.



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Detenuto ruba le chiavi a Poliziotto penitenziario per andare a pestare un altro detenuto dopo aver devastato la propria cella
 


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