Vigilanza varchi Tribunali di Roma e Napoli affidata ai privati: interrogazione parlamentare per conoscere intenzioni del Governo
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INTERROGAZIONE PARLAMENTARE Vigilanza varchi Tribunali di Roma e Napoli affidata ai privati: interrogazione parlamentare per conoscere intenzioni del Governo 29/11/2018 

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01030
presentato da
FRATE Flora
testo di
Giovedì 29 novembre 2018, seduta n. 93
FRATE. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

il precedente Governo presentò un progetto del Ministero della giustizia – dipartimento dell'amministrazione penitenziaria finalizzato alla sostituzione degli agenti di Polizia Penitenziaria, impegnati nel controllo dei varchi di accesso delle cittadelle giudiziarie di Napoli e di Roma, con aziende di sicurezza o vigilanza privati;

tale decisione sollevò un malcontento e una preoccupazione generale, tale che in seguito a un incontro con le dirigenze dei tribunali di Napoli e di Roma, l'allora Ministro della giustizia Andrea Orlando decise di prorogare tale scelta al 2018;

l'impiego della vigilanza privata in luogo della Polizia Penitenziaria mal si concilia, come è stato più volte ribadito in altre sedi, con realtà complesse come quelle di Napoli e Roma, laddove la procedura di un «mero controllo» non sortisce lo stesso effetto deterrente di quello esercitato dalla presenza di una forza di Polizia. Senza contare i limitati poteri della vigilanza privata: anche per una sola perquisizione o sequestro di un oggetto non consentito dovrebbe richiedere l'intervento delle forze dell'ordine;

è opportuno rammentare che la Polizia Penitenziaria presidia i locali della procura (direzione distrettuale antimafia annessa) e monitora l'ingresso dei collaboratori di giustizia. Senza contare le migliaia di accessi giornalieri (circa 6000/7000) che si registrano. È di facile intuizione che la gestione di una mole così considerevole risulti più sicura se effettuata da una forza di polizia, non dimenticando che la finanza privata ha requisiti di accesso meno pregnanti e non ha le stesse qualifiche e competenze delle forze di polizia;

la delicatezza della questione suggerirebbe una completa cessione del servizio a favore dell'unica forza di polizia di cui il Ministero della giustizia dispone, la Polizia Penitenziaria giustappunto, attribuendo i fondi stanziati per le future gare di appalto per la vigilanza privata in favore dello stesso dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, al fine di disporre di maggiore personale con determinati crismi di sicurezza dati dalle modalità di accesso dei pubblici concorsi per le forze di polizia;

si rammenta, altresì, che la rimodulazione del decreto ministeriale 23 novembre 2016, attualmente allo studio presso il dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, fornisce l'occasione per disciplinare l'intera materia dei nuclei di vigilanza varchi, consentendo una riformulazione che riconosca la dignità lavorativa del personale impegnato –:

quali iniziative intenda assumere il Ministro interrogato in ordine a quanto esposto in premessa;

quali siano gli orientamenti del Ministro interrogato circa la sostituzione della Polizia Penitenziaria con la vigilanza privata, anche a fronte della recente sospensione della gara d'appalto e della prospettata imminente ripresa della stessa.
(5-01030)


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