USPP: dal Governo risorse limitate per la Polizia Penitenziaria nel decreto rilancio
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NOTIZIE USPP: dal Governo risorse limitate per la Polizia Penitenziaria nel decreto rilancio 17/07/2020 

"Prendiamo atto che lo sforzo economico del Governo e del Parlamento si sia tradotto in misure limitate e circoscritte per il sistema penitenziario, per il quale è bene ricordarlo solo qualche giorno fa avevamo chiesto con una manifestazione in Piazza Montecitorio, la proclamazione dello Stato di Emergenza e che invece si conferma essere solo in stato di abbandono". Queste le parole del Presidente dell'USPP all'indomani dell'apporvazione definitiva del decreto rilancio nel quale poche sono le risorse assegnate alle carceri.

Per Moretti "l'annuncio di 650 assunzioni non ha alcuna incidenza positiva sulla carenza organica del personale di Polizia Penitenziaria che oggi, come anche finalmente ammesso - perché accertato - dalla stessa amministrazione penitenziaria, si attesta ad oltre 17.000 mila unità (dovrebbero esserne in servizio 54.000 a fronte di una effettiva presenza di non oltre 37.000 agenti). Quindi non possiamo che accogliere questo traguardo tanto decantato anche in comunicati ridondanti dei rappresentanti del Dicastero della Giustizia, come l'ennesimo 'flop' di un Ministro che al dialogo ha sostituito silenzi assordanti".

 

Pubblicato da USPP Polizia Penitenziaria

 

Il rappresentante dell'USPP prosegue evidenziando che "anche ieri un'azione di forza di un gruppo di facinorosi nel carcere di Bolzano hanno creato enormi difficoltà operative agli agenti con una rivolta che ha visto oltre trenta partecipanti tra i detenuti di cui sei finiti in pronto soccorso, il tutto mentre ogni giorno si registrano aggressioni violente ed eventi critici sempre più difficili da ricondurre alla normalità senza il rischio che gli agenti siano chiamati a rispondere davanti all'autorità giudiziaria di tortura. Già solo questo, se non i fatti accaduti a marzo, dovrebbero far comprendere che legalità e sicurezza non si garantiscono senza risorse umane, materiali e strutturali adeguate.".

Moretti sollecita "il Governo a prendere atto che provvedimenti tampone come quello della scarcerazione di molteplici detenuti per il presunto rischio contagio epidemiologico dovuto all'emergenza sanitaria, non sono serviti a ridurre il sovraffollamento penitenziario se è vero come dichiarato anche da associazioni che si occupano dei diritti dei detenuti stanno risalendo le presenze e che unitamente alle risorse necessarie per aumentare i posti detentivi, vanno gararantiti livelli di sicurezza adeguati attraverso l'implementazione degli agenti in servizio e la dotazione a questi di strumenti tecnologici adeguati a contrastare l'emergente illegalità nelle carceri (introduzione di oggetti e sostanze non consentite su tutti)".

In conclusione il Presidente USPP annuncia che "in ragione dello stato di insalubrità della maggior parte dei posti di servizio (privi di adeguati sistemi di aerezione, di suppellettili e strumenti a norma e di decenti servizi igienici) è pronta a rivolgersi anche alla Corte Europea per i diritti umani del personale che rappresenta, se non si porranno con urgenza i rimedi necessari garantendo la sicurezza sul lavoro al personale di Polizia Penitenziaria, ma soprattutto garantendone la dignità per l'alto valore dei compiti istituzionali assolti".

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