"Ascoltami. Io sono stato per oltre 30 anni un servitore dello Stato. Sono un sottufficiale della Polizia Penitenziaria in pensione. Certo, stringerò la mano al presidente Mattarella, ma voglio che qualcuno mi dica i nomi degli assassini senza volto che hanno rovinato la mia famiglia".
Giuseppe Matti Altadonna si gira, guarda i portoni vetrati del padiglione della Fiera di Genova, trattiene le lacrime: "Li vedi quei ragazzini vicini alla bara? Quelli sono i miei quattro nipotini. Voglio che qualcuno si assuma la responsabilità e gli dica perché cresceranno senza padre".
Il figlio di Giuseppe, è Luigi Matti Altadonna, il camionista che lavorava per Mondo Convenienza. Aveva 34 anni. Lascia una moglie e quei quattro bambini. Viveva con loro a Genova, quartiere Begato. È una delle 38 vittime accertate. Per lui i parenti, come altre 18 famiglie, hanno accettato i funerali di Stato.
La Stampa