A seguito di una incessante azione di prevenzione volta al contrasto dell’ingresso di telefonini cellulari e droga in carcere, messa in campo dalla Polizia Penitenziaria di Trapani, al rientro dal permesso veniva sottoposto a perquisizione con lo strumento Manta Ray (rilevatore di componenti elettronici) il detenuto cinquantenne S.G. nativo di Agrigento, detenuto con fine pena 23.7.2024 per reati di furto, ricettazione, truffa ed altro.
Poiché lo strumento rilevava inequivocabilmente la presenza di componenti elettronici all’altezza dell’addome, il detenuto veniva posto precauzionalmente in isolamento.
Dopo qualche ora, a seguito anche di opera di persuasione il detenuto defecava 4 micro telefonini marca L8STAR della misura di cm.5,2 x 2 che aveva occultato nello stomaco prima di rientrare dal permesso.
Tale ritrovamento è la conferma assoluta che uno dei principali canali attraverso i quali i telefonini entrano in carcere sono i c.d. detenuti “permessanti” che snaturando la vera natura del permesso premio ovvero quella di stare vicino ai propri cari, usano il permesso per fare mercimonio con oggetti non consentiti e droga.
tvio