Qual è lo stipendio di chi lavora nel mondo della Polizia Penitenziaria 2018? Un argomento di grande attualità per tutti quei giovani che vorrebbero entrare a far parte del corpo poliziesco italiano e che potrebbero cogliere l’occasione in vista del concorso Polizia Penitenziaria 2018 indetto nel mese di ottobre. Qual è lo stipendio di un poliziotto penitenziario? Quanto si guadagna? Ecco alcune info utili.
Stipendio poliziotto penitenziario: guadagna di più un detenuto?
Nelle scorse settimane c’è stata un’accesa polemica circa i guadagni di un poliziotto penitenziario. Ad accendere la miccia è stato il segretario del SAPPE (Sindacato Autonomo della Polizia Penitenziaria), Donato Capece, che ha evidenziato: “I detenuti che lavorano in carcere guadagneranno 7 euro l’ora (circa mille euro al mese quindi più tredicesima e quattordicesima), senza contare che hanno vitto e alloggio pagati (che costano allo Stato, e quindi ai cittadini che pagano le tasse, 160 euro al giorno per detenuto). Gli agenti pagano per il posto letto in caserma e magari hanno sulle spalle mutui per la casa.” Il Segretario ha fatto un paragone estero con la Germania, dove ai detenuti è permesso di lavorare ma per 87 centesimi di euro l’ora dai quali viene detratto l’uso della corrente elettrica che consumano in carcere.
Stipendio Polizia Penitenziaria: quanto si guadagna nel 2018?
Uno stipendio base in Polizia Penitenziaria si aggira intorno ai 1300 euro al mese, con un giorno di riposo a settimana. Se a questo salario – netto – si aggiungono traduzioni, piantonamenti, turni notturni, pomeridiani, giorni festivi e straordinari, lo stipendio tocca facilmente i 1600-1800 euro minimi fino ai 2500 euro massimi. Si tratta di una posizione lavorativa alquanto delicata e, inoltre, prevede un orario lavorativo di 36 ore settimanali al quale aggiungere le ore di straordinario che a causa della carenza di personale all’interno dei penitenziari superano spesso le 40 mensili.
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