"Esprimo la mia solidarietà agli agenti della Polizia Penitenziaria di Torino nella consapevolezza che non è sbagliata l'azione della magistratura ma la assurda costruzione normativa voluta dalla sinistra (su cui i Cinque Stelle si sono astenuti perché la ritenevano addirittura troppo morbida contro le forze di polizia) nella scorsa legislatura. Anche in questo caso, però, non si traggano conclusioni affrettate". Lo dichiara il Questore della Camera dei Deputati Edmondo Cirielli a seguito dell'arresto di sei agenti della Polizia Penitenziaria in servizio presso il carcere delle Vallette.
"La norma relativa al reato di tortura - spiega il parlamentare di Fratelli d'Italia - è stata scritta con i piedi e si presta ad interpretazioni abnormi inoltre prevede pene pazzesche per condotte che certo non potrebbero definirsi una tortura; oltretutto è chiaramente incostituzionale perché viola il principio di tassatività e stretta legalità della legge penale. Da quasi due anni chiediamo al ministro della Giustizia Alfonso Buonafede di cambiarla per non renderla uno strumento di ricatto o vendetta dei delinquenti contro le forze dell'ordine", conclude Cirielli.