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Non è la prima volta che l'Ufficio stampa di Bonafede cade in equivoco e non riesca ad avere ben chiara la differenza tra "Dirigenti" (di Polizia Penitenziaria) e "Dirigenti" (di istituto penitenziario). Ad evidenziarlo stavolta è il Sappe nell'articollo: "L’Ufficio Stampa di Bonafede e la differenza tra dirigente penitenziario e dirigente della Polizia Penitenziaria".

IL CONCORSO DA DIRIGENTE PENITENZIARIO

L'equivoco è nato dal bando di concorso per la carriera dirigenziale, indetto nei giorni scorsi che pure però, all'articolo uno indica espressamente: "E’ indetto un concorso pubblico per esami per l’accesso alla carriera dirigenziale penitenziaria per complessivi 45 posti, a tempo indeterminato, di dirigenti di istituto penitenziario di livello dirigenziale non generale.". Per qualunque appartenente all'amministrazione penitenziaria (ma anche per molti altri), è evidente che il bando si riferisce alla carriera da Dirigente penitenziario, quindi direttore di carcere e non da Dirigente del Corpo di Polizia Penitenziaria (nonostante il bando riservi la quota del 15% dei posti disponibili ai ruoli direttivi del Corpo di Polizia Penitenziaria.

Il Sappe contesta la scelta dell'immagine utilizzata dall'Ufficio stampa di Via Arenula: "... nell’immagine usata a corredo del titolo campeggiano in primo piano dirigenti del Corpo di Polizia Penitenziaria, inquadrati in un Reparto di personale in uniforme. Indubbiamente, una immagine del genere lascia intendere che il concorso riguardi il Corpo di Polizia Penitenziaria". "Non possiamo sapere se l’autore dell’articolo abbia fatto davvero confusione tra le due cose - continua l'articolo del Sappe - e non conosca la differenza tra dirigente penitenziario (il direttore del carcere) e il dirigente della Polizia Penitenziaria oppure se sia stata solamente una scelta infelice dell’immagine ma, in ogni modo, si tratta di un errore macroscopico che induce, o potrebbe indurre, nell’equivoco chi legge ... invero, entrambe le ipotesi sono inaccettabili".

EQUIVOCO O SCELTA INFELICE?

Equivoco dunque, oppure tentativo di attirare l'attenzione e i click sul sito web del Ministro Bonafede, sfruttando l'immagine della Polizia Penitenziaria? Forse non lo sapremo mai. C'è da aggiungere il fatto però che anche le "sezioni" del sito web dove è stata pubblicata la notizia, sono esattamente quelle dei "Concorsi" e "Polizia Penitenziaria":

I più informati, ricorderanno anche il caso di un altro "equivoco" causato sempre dall'Ufficio Stampa del Ministro Alfonso Bonafede (nell'immagine il Ministro Alfonso Bonafede e il suo Capo Ufficio Stampa Andrea Cottone), quando, da poco insediatosi il Governo Conte 1, sulla iniziale scia di dispensare complimenti e lodi al Corpo di Polizia Penitenziaria, sempre sul sito web del Ministro Bonafede, apparve un articolo di complimenti agli "Agenti di Custodia"!!! Anche allora si trattò evidentemente di uno scivolone: intollerabile certo, ma almeno con la "Buona Fede" di averlo commesso all'inizio del mandato e su un tema, quello del Corpo di Polizia Penitenziaria, da sempre poco conosciuto (demerito anche di chi ha gestilo l'Ufficio stampa del DAP in tutti questi anni).

Ed infatti l'aritcolo del Sindacato rincara la dose: "... entrambe le ipotesi sono inaccettabili perché l’Ufficio Stampa del Ministro è costituito da professionisti esterni pagati con decine di migliaia di euro (soldi pubblici) e, soprattutto, perché ripropone ancora una volta i limiti dovuti all’assenza di poliziotti penitenziari nella redazione".

Staremo a vedere dunque come continuerà ad essere gestita l'immagine della Polizia Penitenziaria dai "professionisti" di Via Arenula e quanti e quali Sindacati della Polizia Penitenziaria vorranno monitorare come venga gestita la comunicazione del Corpo...

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