Con una messa presieduta dal Cardinale Gualtiero Bassetti (2009 arcivescovo metropolita di Perugia-Città della Pieve e dal 24 maggio 2017 presidente della Conferenza Episcopale Italiana), è stata celebrata nella cattedrale di Perugia la ricorrenza di San Basilide, patrono della Polizia Penitenziaria.
Con la direttrice del carcere Bernardina Di Mario hanno assistito alla celebrazione la presidente della Regione Donatella Tesei e quello dell'Assemblea legislativa Marco Squarta, il prefetto Claudio Sgaraglia e i vertici delle forze di polizia. Bassetti, ha ricordato la sua ultima visita in carcere "dopo Pasqua, nel pieno della pandemia di Covid". "Azioni mirate - ha detto - hanno evitato che il virus entrasse anche li' dentro con conseguenze disastrose. Siamo grati a chi si è impegnato per questo. Ringraziamo le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria per avere preservato la serenità di quel luogo".
Il cardinale ha anche ricordato la raccolta fondi dei detenuti per aiutare l'ospedale impegnato nella lotta al coronavirus. "Quando i poveri aiutano i più poveri - ha sottolineato - è una cosa veramente grande davanti a Dio".
LA CERIMONIA A PRATO
Giornata di festa per la polizia penitenziaria a Prato, che oggi ha festeggiato il suo patrono, San Basilide martire. La cerimonia si è svolta nel piazzale esterno della casa circondariale della Dogaia con una messa celebrata dal vescovo Giovanni Nerbini e concelebrata dal cappellano don Enzo Pacini e dal cappellano storico del carcere don Leonardo Basilissi. Presenti il direttore del carcere pratese Vincenzo Tedeschi, il comandante della Polizia Penitenziaria di Prato Barbara D'Orefice e alcuni agenti.
Nel corso dell'omelia il vescovo Nerbini si è rivolto direttamente al personale della Polizia Penitenziaria per ringraziarli del lavoro svolto quotidianamente, e in particolare in questo delicato periodo legato all'emergenza coronavirus.
"Il vostro è un lavoro spesso irto di difficoltà e talvolta povero di soddisfazioni e gratificazioni, sia professionali che economiche. Anche in questi mesi l'emergenza coronavirus ha messo a dura prova la vostra struttura carceraria e la sua organizzazione - ha detto il presule -. Il vostro servizio è stato messo sotto pressione costringendovi ad affrontare, anche mettendo a rischio le vostre persone, il tentativo di rivolta poi fortunatamente risoltosi in maniera pacifica grazie al vostro impegno. Grazie per la vostra professionalità e dedizione" ha detto il vescovo, che poi ha voluto rivolgere un messaggio alle famiglie del personale impegnato nella casa circondariale: "Portate loro il mio più caro saluto, comprensione e affetto per quello che hanno fatto incoraggiandovi e supportandovi in questo delicato momento".