"Tra guardie e ladri io sto sempre dalla parte delle guardie", "se qualcuno sbaglia paga ma non mi sembra questo il caso". Cosi' il segretario della Lega Matteo Salvini all'uscita dal carcere di San Gimignano (Siena) dopo aver incontrato alcuni degli agenti penitenziari al centro di un'indagine della procura di Siena sul presunto pestaggio ai danni di un detenuto da parte di alcuni agenti - quindici gli indagati . della Polizia Penitenziaria, ai quali viene anche contestato il reato di tortura.. "E' stato un incontro interessante e commovente perché ho parlato con quelli che sono stati crocifissi come torturatori, che sono onesti lavoratori e che fanno uno dei lavori più' difficili al mondo" ha aggiunto Salvini.
Sui fatti del carcere di San Gimignano "la magistratura faccia in fretta perché qui stiamo parlando del reato di tortura che è una roba brutta, e per un padre di famiglia girare con l'etichetta del torturatore è brutto", ma "se cosi non fosse" e gli indagati risultassero innocenti, "non basteranno le scuse".
"Ho parlato con quelli che sono stati crocifissi come torturatori, sono onesti lavoratori che fanno uno dei lavori più difficili del mondo, qualcuno è stato condannato ancor prima del processo. Ci sono torturatori senza torturati, aggressori senza aggrediti, denunciati senza denuncianti. C'è qualcosa che non funziona". "Qui ci sono detenuti che insultano, sputano, aggrediscono - ha aggiunto l'ex ministro dell'interno -, ma c'è un carcere gestito nella migliore maniera possibile malgrado la mancanza di personale. C'è addirittura un reparto universitario dove studiano 27 detenuti assistiti nel modo migliore. Gli uomini e le donne in divisa della Polizia Penitenziaria non meritano di essere trattati così come assassini e torturatori. Mi risulta che ci sia un video e se le presunte torture dipendono da un video, che lo facciano vedere a tutti, che tutti gli italiani possano vedere queste immagini e gli italiani si faranno la loro idea".