Rivolta nel carcere di Trento: Procura chiede rinvio a giudizio per 81 detenuti ritenuti coinvolti nella devastazione del carcere nel dicembre scorso
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SENTENZE E PROCESSI Rivolta nel carcere di Trento: Procura chiede rinvio a giudizio per 81 detenuti ritenuti coinvolti nella devastazione del carcere nel dicembre scorso 14/11/2019 

La Procura di Trento ha chiesto il rinvio a giudizio per 81 detenuti, la maggior parte di origini tunisine, ma ci sono anche marocchini, albanesi e italiani, per la rivolta scoppiata in carcere a Spini di Gardolo (Trento) il 22 dicembre scorso.

La rivolta nel carcere di Trento era scoppiata dopo il decesso di un detenuto di origine tunisina, che si era impiccato di prima mattina.

Nel giro di pochi minuti la notizia del suicidio si era sparsa nell'intero carcere e centinaia di detenuti avevano preso il controllo di interi reparti delpenitenziario, asserragliandosi all'interno. La direttrice del carcere, Francesca Gioeni, rendendosi conto che la situazione era fuori controllo e che le forze della Polizia Penitenziaria non erano sufficienti a riprendere il controllo della struttura, fece confluire della Polizia Penitenziaria e della altre forze dell'ordine.

La Procura ha stralciato la posizione di quattro detenuti e ha chiesto l'archiviazione, poi accolta dal Gip.

I reati contestati a vario titolo sono danneggiamento, incendio, violenza e minaccia a pubblico ufficiale e lesioni, mentre e' caduto quasi subito durante le prime fasi delle indagini il reato di sequestro di persona, ipotizzato in un primo momento.

Quarantanove detenuti, i capi della rivolta, vennero trasferiti d'urgenza dal DAP per motivi disciplinari. Fu questa la prima risposta dell'amministrazione penitenziaria alla rivolta scoppiata a Trento.

 

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