Martedì scorso èavvenutauna vera a propria rivolta nel carcere di Lanciano da parte di una cinquantina di detenuti. La situazione è tornata alla normalità solo dopo l'autorizzazione da parte del direttore del penitenziario di autorizzare l'uso della forza con strumentiin dotazione al Reparto diPolizia Penitenziaria.
Fonti sindacali hanno riferito che: "nella Sezione riservata ai detenuti ''comuni'' - la stessa dove ultimamente sono stati assegnati diversi detenuti da altri istituti tutti trasferiti per ordine e sicurezza e tutti ristretti in un medesimo reparto a Lanciano - hanno dato vita ad una vera e propria rivolta, iniziata dalle prime ore del pomeriggio e terminata verso le ore 20".
"Protagonisti dei disordini quasi cinquanta detenuti di un intero Reparto, che si sono rifiutati di rientrare nelle proprie celle quando, due di loro, hanno devastato l'intero Reparto (telecamere, luci, arredi ecc.ecc), hanno rotto il cancello di sbarramento in modo da evitare la chiusura all'interno delreparto stesso, hanno allagato la Sezione detentiva con l'idrante anti incendio e con lo stesso impediva al personale di Polizia Penitenziaria di avvicinarsi all'interno. Dopo innumerevoli tentativi di persuasione andati persi, dopo innumerevoli episodi di minacce, di tentativi di aggressione agli Agenti mediante il lancio di qualsiasi tipo di oggetto a loro disposizione, dopo aver colpito il personale con sputi misti a sangue, con gli schizzi di sangue, che usciva dalle ferite che nel frattempo si erano procurati e che aveva colorato di rosso tutta l'acqua presente in Reparto, alla quale loro intingevano le scope per lanciare più lontano il sangue.
Come riferito dalla stesso sindacalista, dopo alcune ore è arrivato l'ordine da parte del direttore dell'utilizzo dell'armamento di reparto e l'uso della forza, come previsto dal regolamento penitenziario, ed il poco personale di Polizia Penitenziaria operante è riuscito a ristabilire l'ordine e la sicurezza all'interno del carcere lancianese.