L’altro pomeriggio, nel carcere di Saluzzo, un detenuto di nazionalità cilena, ventinovenne, con fine pena nel 2024, ospitato nella sezione detentiva a regime aperto, al rientro nelle celle ha avuto una colluttazione con gli altri reclusi. Quindi ha minacciato il personale di Polizia Penitenziaria intervenuto a separarli.
A dare la notizia è il segretario generale dell’Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria, Leo Beneduci: «Si tratta dell’ennesimo episodio in cui è la Polizia Penitenziaria ad evitare situazioni critiche e questo sulla propria incolumità. Nel
rammentare alle autorità politiche e dell’Amministrazione penitenziaria che il personale non è dotato di alcuno strumento per affrontare o prevenire aggressioni e violenze da parte della popolazione detenuta, sarebbe opportuno che la Polizia Penitenziaria venisse dotata, quanto prima, di idonei strumenti quali spray al peperoncino e taser».
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