Il nuovo contratto per i comparti Difesa e Sicurezza della Pubblica Amministrazione è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Dopo diversi anni di blocco contrattuale, quindi, viene finalmente rinnovato il contratto di Forze Armate, Polizia e Vigili del Fuoco.
La notizia della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale era molto attesa dagli addetti al settore; fino a questo momento, infatti, non è stato possibile per NoiPA aggiornare i parametri per il calcolo dello stipendio secondo i criteri indicato dal contratto.
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale quindi si avvicina il momento in cui lo stipendio delle Forze dell’Ordine verrà adeguato agli incrementi previsti; allo stesso tempo questi riceveranno il tanto atteso assegno una tantum con gli arretrati del 2016/2017 e delle prime mensilità del 2018.
Come anticipato in un precedente articolo è molto difficile che ciò accada nel mese di maggio 2018, poiché NoiPA non avrebbe abbastanza tempo per adeguarsi visto che il calcolo delle spettanze dovrà essere concluso per la prossima settimana.
Quindi gli incrementi stipendiali dovrebbero partire con la busta paga di giugno 2018, mentre a fine mese ci dovrebbe essere il pagamento dell’assegno con gli arretrati tramite un’emissione speciale.
Discorso differente per i Carabinieri, unica Forza Armata a non essere passata sotto la completa gestione di NoiPA. Infatti, come confermato da Giuseppe La Fortuna - delegato Co.Ce.R. Carabinieri - ad Infodifesa.it con il cedolino di maggio sarà aggiornato lo stipendio con il nuovo punto parametrale, oltre a cessare la corresponsione dell’indennità di vacanza contrattuale e ad essere aggiornata sia l’indennità mensile pensionabile che il compenso per il lavoro straordinario.
Ma quali sono le altre novità previste dal rinnovo del contratto? Scopriamolo.
Nuovi parametri stipendiali
Il nuovo contratto pubblicato in Gazzetta Ufficiale ha decorrenza dal 1° gennaio del 2016 al 31 dicembre del 2018.
Nel dettaglio, i contratti sono 4 e variano a seconda del corpo di appartenenza e del ruolo ricoperto. Potete consultarli direttamente dalla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale - del 2 maggio 2018.
Lato economico, il nuovo contratto prevede aumenti mensili di circa 50€ netti per il 2018, inferiori per le annualità arretrate 2017 e 2016. Nel dettaglio, gli importi medi e lordi degli aumenti di stipendio sono i seguenti
aumenti di stipendio Polizia di Stato: 10,58€ per il 2016, 32,02€ per il 2017 e 102,26€ dal 2018. Qui un approfondimento su quanto guadagnerà un poliziotto;
aumenti di stipendio Carabinieri: 10,77€ per il 2016, 32,60€ per il 2017 e 104,14€ per il 2018;
aumenti di stipendio Guardia di Finanza: 10,87€ per il 2016, 32,92€ per il 2017 e 105,10€ per il 2018;
aumenti di stipendio per Polizia Penitenziaria: 10,07€ per il 2016, 30,50€ per il 2017 e 97,38€ per il 2018.
Gli arretrati del 2016 e 2017 saranno riconosciuti con un assegno una tantum di circa 300€ netti (medi) che dovrebbe essere pagato con un’emissione speciale verso la fine di maggio.
Per i primi aumenti si cercherà di fare il possibile per procedere con l’accredito nel cedolino NoiPa di maggio, ma i tempi sono molto stretti ecco perché è più probabile un rinvio a giugno 2018.
Novità lato normativo
Alla fine i sindacati sono riusciti a “strappare” un accordo anche sulla parte normativa, nonostante le poche risorse a disposizione.
Le novità riguardano il congedo parentale retribuito di 45 giorni - che d’ora in avanti si potrà utilizzare per i primi 6 anni del figlio e non fino a 3 come previsto dal vecchio contratto - e quello ordinario che invece sarà fruibile nei 18 mesi successivi alla nascita (e non più per i primi 12).
Aumenta il limite dei permessi brevi: da 36 ore a 54 l’anno, con il dipendente che comunque dovrà recuperare le ore di permesso nel mese successivo.
Anche l’indennità di compensazione viene aumentata (da 5€ a 8€) così come gli importi del lavoro straordinario (aumento di circa 40 centesimi netti per ogni ora) e il limite dell’anticipo delle spese legali (da 2.500€ a 5.000€).
Queste le novità introdotte con il contratto appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale; ma la contrattazione andrà avanti perché il Governo si è preso l’impegno di continuare a discutere alcuni aspetti normativi.
Le novità future
Nei prossimi mesi Governo e sindacati dovranno discutere di altre novità riguardanti il lato normativo del nuovo contratto.
Sarà affrontato ad esempio il tema del trattamento di missione - con un possibile aumento delle spese di pernottamento e della diaria giornaliera - e quello riguardante l’introduzione di un assegno funzionale per il personale volontario con più di 17 anni di servizio.
Inoltre il Governo ha confermato di essere favorevole ad una rivalutazione delle retribuzioni per le forze speciali, ad esempio con l’aumento delle indennità connesse al rischio. E per chi è impegnato in determinati servizi bisognerà introdurre una nuova disciplina del recupero psico-fisico.
Anche per le Forze di Polizia bisognerà rivedere le indennità riguardanti servizi particolari; sarà necessario inoltre discutere di come ottimizzare al meglio le risorse stanziate per la revisione dei compensi degli straordinari.
Infine l’amministrazione si è impegnata per trovare - in accordo con i sindacati - il modo migliore per la revisione della previdenza complementare.
Fonte:money.it