Rimangono in carcere gli anarchici pronti ad uccidere dopo gli atti di terrorismo: 4 di loro sono al 41-bis
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SENTENZE E PROCESSI Rimangono in carcere gli anarchici pronti ad uccidere dopo gli atti di terrorismo: 4 di loro sono al 41-bis 15/03/2019 

E’ arrivata ieri a mezzogiorno la decisione del Tribunale del riesame, confermando il carcere per associazione terroristica a Luca Dolce, Roberto Bottamedi, Giulio Berdusco, Agnese Trentin, Andrea Parolari e Nicola Briganti (i primi quattro in regime di 41 bis), mentre Marie Antonia Sacha Beranek ai domiciliari.

Tutte le misure cautelari sono state confermate. Le prove per i giudici sono state ritenute schiaccianti a tal punto da pensare che i 7 anarchici possano ancora essere pericolosi se lasciati liberi prima del processo.

Le motivazioni verranno depositate entro trenta giorni, e solo dopo un’attenta lettura, gli avvocati difensori sceglieranno le prossime mosse.

Molto probabilmente ci sarà un ricorso in Cassazione.

Nella lunga memoria difensiva gli avvocati Davide Ognibene e Pasquale Profiti sostenevano:”l’esiguo numero dei sodali, la scarsità di mezzi, la territorialità dell’azione politica degli indagati e il riconosciuto carattere “rudimentale” della presunta associazione eversiva, sono tutti elementi che contrastano in maniera irrimediabile con la finalità di sovvertire violentemente gli ordinamenti“.

Opinione diversa per i giudici del Tribunale del riesame, che hanno deciso nel mantenere le misure cautelari previste.

Il gruppo anarchico insurrezionalista ha organizzato sabato alle 15 un manifestazione a sostegno degli anarchici arrestati. Il corteo partirà da Piazza Dante.

lavocedeltrentino.it

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