E' terminata la rivolta dei detenuti della casa circondariale di Pavia, scoppiata questa sera e che ha visto per alcuni minuti due agenti della Polizia Penitenziaria bloccati dagli stessi detenuti, i quali hanno sottratto loro le chiavi delle celle e consentito ai loro compagni di uscire nei corridoi, cui è seguita la devastazione di zone della struttura e poi la salita sui tetti e sui camminamenti perimetrali. A quanto si apprende è stata decisiva la mediazione del procuratore aggiunto di Pavia, Mario Venditti.
Sarebbe stata smentita la notizia trapelata dal carcere nelle prime fasi che i due agenti fossero stati picchiati, oltre che tenuti in ostaggio.
La protesta era partita contro lo stop ai colloqui 'a vista' deciso per contrastare possibili casi di contagio da coronavirus per poi allargarsi alla gestione della struttura, ovvero al trattamento carcerario. La procura pavese ha aperto un'inchiesta per chiarire ogni aspetto e responsabilità della sommossa.