Oltre a disattendere le misure che limitano gli spostamenti per contenere la diffusione del coronavirus contenute del dpcm, è uscito da casa sebbene si trovasse in regime di arresti domiciliari. Protagonista della vicenda un 45enne sassolese residente a Casalgrande, nel Reggiano, che ieri sera è stato arrestato dai carabinieri e condotto in carcere.
Secondo quanto accertato dai militari, l'uomo, ai domiciliari dal 5 dicembre dell'anno scorso per detenzione illegale di arma clandestina, ricettazione e minaccia aggravata, era autorizzato ad assentarsi due ore per espletare le proprie necessità quotidiane, tuttavia due sere fa si è allontanato arbitrariamente da casa, evadendo dai domiciliari.
Quando i carabinieri, quindi, si sono recati a casa sua per verificare il rispetto della misura dei domiciliari, non hanno ricevuto risposta.
Successivi accertamenti, anche tramite la visione dei sistemi di videosorveglianza che controllano i varchi comunali, hanno permesso ai militari di verificare che l'uomo, alla guida della sua auto, si era arbitrariamente recato nei comuni di Rubiera e Sassuolo.
Il giorno successivo, l'uomo ha poi negato di essere uscito, nonostante le immagini. Il 45enne è stato denunciato per il reato di evasione ed è finito carcere. Per lui, inoltre, è scattata anche la denuncia per inosservanza del provvedimento dell'autorità in relazione alle violazione delle prescrizioni anti-coronavirus contenute nel dpcm del 9 marzo.
Secondo quanto si apprende, l'uomo si trovava ai domiciliari poiché, alla fine del luglio scorso, aveva minacciato due dipendenti di un'azienda di Bibbiano, per poi dileguarsi dopo aver sparato alcuni colpi di pistola verso l'ingresso dell'edificio.