Ore decisive per la nascita del governo giallo-verde. Oggi pomeriggio Movimento 5 Stelle e Lega saliranno al Quirinale. E se il nome del premier sarà quello del giurista Giuseppe Conte, è pronta anche la lista dei ministri. Due i papabili siciliani nella squadra:
Alfonso Bonafede per i grillini e Giulia Bongiorno per la Lega.
Bonafede è uno degli uomini più vicini a Di Maio. Apprezzato nel movimento per le sue doti di dialogo e mediazione, messe in campo anche nella sua precedente attività di conciliatore nelle controversie tra imprese e clienti, il giovane avvocato eletto in Toscana ha sangue siciliano. Nato a Mazara del Vallo 41 anni fa, Bonafede ha lasciato la Sicilia per andare avanti negli studi universitari. Nel 2002 la laurea in Legge a Firenze con una tesi intitolata "Il danno esistenziale - Il nodo al pettine della responsabilità civile", nel 2009 il dottorato di ricerca in diritto privato alla Sapienza di Pisa. "Alfonso in Toscana ha trovato la sua giusta collocazione - racconta il concittadino e deputato regionale M5s Sergio Tancredi -. Siamo cresciuti insieme. In ambito giuridico è la migliore scelta possibile per quel ruolo di ministro. E' una persona che sa mediare e ha grandi capacità politiche". Sposato, figlio di un commerciante e di una insegnante che hanno continuato la loro vita in Sicilia, Bonafede non ha mai interrotto il suo legame con Mazara del Vallo dove torna quasi mensilmente.
Gli amici, la casa estiva a Tonnarella e gli attivisti del meetup di Mazara sono tappe obbligate a ogni ritorno in Sicilia per il ministro in pectore del primo governo Lega-M5s, che dopo la sconfitta alle Amministrative di Firenze del 2009 ha scalato velocemente la piramide gerarchica dei grillini. Nel 2013 l'ingresso in Parlamento all'età di 36 anni e la carica di vicepresidente della commissione Giustizia, adesso il secondo mandatao. Coordinatore dei comuni governati dal movimento e responsabile sviluppo dello 'Scudo della Rete' nella piattaforma Rousseau, Bonafede è stato anche componente del Collegio d'appello interno della Camera per tutta la scorsa legislatura. Musica, cinema, teatro e calcio i suoi hobby, ma la vera passione restano gli studi giuridici che sono stati alla base anche di alcune mosse grilline nell'aula di Montecitorio come la proposta di legge sulla class action e quella sul risarcimento dei danni non patrimoniali. Nel contratto di governo due suoi cavalli di battaglia: il Daspo ai corrotti e l'introduzione dell'agente provocatore "per favorire l'emersione dei fenomeni corruttivi". Sul fronte interno predica "dialogo e confronto ma - avverte - niente correnti".
Curioso è che il destino dei due unici siciliani fin qui finiti nel totoministri si incroci. Perché se alla fine Alfonso Bonafede otterrà il ministero della Giustizia, batterà proprio la concorrenza dell'altra papabile siciliana nel governo, cioè la palermitana new entry della Lega Giulia Bongiorno. Per lei gli ultimi rumors vorrebbero il ruolo di ministro senza portafogli ai Rapporti con il Parlamento. Quello ricoperto nel governo Gentiloni da un'altra donna siciliana, Anna Finocchiaro. Di certo Bongiorno per il suo curriculum potrebbe essere il Guardasigilli, anche se la casella sembra ormai sicuramente appannaggio di Bonafede. Palermitana, classe 1966, avvocato dal 1992, penalista. Entra giovanissima nel collegio di difesa di Giulio Andreotti, accusato di associazione mafiosa. In quella circostanza Giulia Bongiorno è assistente di Franco Coppi, difensore principale dell'ex presidente del Consiglio. La grande risonanza mediatica dei processi di Palermo e Perugia a carico del Divo Giulio danno all'avvocato Bongiorno grande notorietà a livello nazionale.
Nel 2006 l'ingresso in politica, candidata con Alleanza nazionale ed eletta a Montecitorio, dove è membro della commissione Giustizia e del Consiglio di Giurisdizione. Tra le sue battaglie politiche quella per l'introduzione nell'ordinamento del reato di stalking. Nel 2013 si ricandida con la lista finiana Futuro e Libertà che però non supera lo sbarramento. Tra gli altri suoi processi celebri, quello per l'omicidio di Meredith Kercher, in cui difese Raffaele Sollecito, infine assolto. Si è amche occupata molto di giustizia sportiva e fu ingaggiata nel 2004 per andare a difendere Francesco Totti reo di aver sputato a un avversario durante Italia-Danimarca agli Europei di calcio in Portogallo: il Pupone rimediò tre giornate di squalifica anziché le quattro richieste. Impegnata da anni nel sociale, Bongiorno ha fondato insieme a Michelle Hunziker l'associazione onlus "Doppia difesa", in aiuto delle donne vittime di abusi e maltrattamenti. Alle elezioni del 4 marzo è stata eletta in Sicilia con la Lega di Matteo Salvini.
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