Il ministero della Difesa è responsabile civile nel processo sui falsi e sui depistaggi legati alle botte subite in una caserma dei carabinieri da Stefano Cucchi la sera del suo arresto.
Lo ha deciso il giudice Giulia Cavallone respingendo un'istanza di esclusione da parte dell'Avvocatura dello Stato. A citare come responsabile civile la Difesa (che già figura parte civile contro gli 8 carabinieri imputati assieme ai ministeri di Interno e Giustizia oltre alla Presidenza del Consiglio) sono state le difese di parte civile di due dei tre poliziotti della Polizia Penitenziaria finiti sotto processo nel primo dibattimento per il pestaggio di Cucchi e usciti assolti in tutti i gradi di giudizio.
Il giudice Cavallone ha, inoltre, escluso l'associazione Antigone come parte civile mentre ha accolto la costituzione del sindacato per militari che era stato escluso dal gup.