Un agente di Polizia Penitenziaria è stato aggredito da due detenuti di origine campana e poi sequestrato e rinchiuso in una cella nel carcere milanese di Bollate. I due, stando alle prime ricostruzioni, volevano aggredire un collaboratore di giustizia rinchiuso nello stesso reparto.
L'aggressione si è verificata domenica sera intorno alle 22: i due, entrambi in isolamento e da quanto si è capito delinquenti comuni con numerosi precedenti, si sono fatti portare in infermeria fingendo un malore. Al rientro in cella, dopo la chiusura del cancello della sezione, hanno minacciato l'agente che li accompagnava "con armi rudimentali", costringendolo a entrare nella cella e chiudendo a chiave la porta. Con le chiavi si sono quindi diretti verso un'altra cella, dove è rinchiuso un altro detenuto, collaboratore di giustizia, non si sa se per picchiarlo o se con l'intenzione di ucciderlo. Lì, però, non sarebbero riusciti ad aprire la cella: nel frattempo l'agente ha iniziato a urlare, richiamando i colleghi che l'hanno liberato, bloccando i due detenuti. Oggi si svolgerà un consiglio di disciplina per chiarire i contorni della vicenda e per decidere cosa fare: i due, già denunciati per sequestro di persona, potrebbero essere spostati in altre carceri.
Il Giorno - La Repubblica