Si è impiccato alle grate della finestra della sua cella ma è stato salvato da un Agente di Polizia Penitenziaria che per venti minuti gli ha praticato il massaggio cardiaco in attesa dell'ambulanza, nonostante il cuore del detenuto, un 24enne di etnia rom, avesse smesso di battere.
L'episodio è successo due giorni fa nella casa circondariale di Monza pochi minuti prima delle 18. Il detenuto ha aspettato di rimanere dal solo per annodare il lenzuolo alle grate e legarselo intorno al collo.
Gli Agenti in servizio sono intervenuti ma il detenuto aveva già perso i sensi, il suo cuore si era fermato. Nel disperato tentativo di salvarlo, uno degli Agenti lo ha sdraiato a terra e ha iniziato il massaggio cardiaco: venti lunghi minuti che hanno riportato in vita il ragazzo.
A quel punto è stato portato d'urgenza al pronto soccorso: "Senza il massaggio non sarebbe mai sopravvissuto, quel ragazzo gli deve la vita" le parole del chirurgo della terapia intensiva all'agente che ha fatto ripartire il cuore del detenuto.
Il Giorno