Come riportato dal quotidiano romano "Il Messaggero", l’ufficio di via Arenula assegnato ad Angela Piscitelli (in foto), sorella di "Diabolik" ucciso lo scorso anno al Parco degli Acquedotti a Roma, è stato perquisito nei giorni scorsi dai finanzieri del Nucleo di polizia giudiziaria della Procura di Roma, su richiesta del pm Carlo Villani. Gli indagati sono nove e le accuse, a vario titolo, vanno dalla corruzione – per favori e agevolazioni ai reclusi – fino alla truffa e al possesso di stupefacenti. Per quest’ultimo reato è stato arrestato in flagranza un agente della Polizia Penitenziaria, nella cui abitazione i finanzieri hanno trovato alcune dosi di hashish e marijuana. Fra gli indagati c’è anche un medico di base, accusato di aver prodotto certificati falsi.
L’inchiesta è partita del carcere romano di Rebibbia dopo l’arresto della direttrice della sezione femminile, Maria Carmela Longo, accusata di avere garantito favori a boss di clan storici detenuti nel carcere di San Pietro e Reggio Calabria, da lei guidati prima del trasferimento nella Capitale. Durante il suo mandato nella casa circondariale di via Tiburtina, sono avvenute una serie di evasioni e, nel dicembre scorso, era stato scoperto un giro di spaccio all’interno dell’istituto, con pasticche introdotte nella prigione durante le visite ai parenti. Episodio, quest’ultimo, che riporta a un frammento dell’inchiesta ‘Tom Hagen’, che vedeva proprio ‘Diabolik’ nelle vesti di garante: Fabrizio Piscitelli e Salvatore Casamonica fanno pervenire in carcere al boss Carmine Spada, detto ‘Romoletto’, un “pizzino” con l’esito della riunione, attraverso la visita di uno degli avvocati che lo assistevano.
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