Il pernottamento in caserma degli agenti di Polizia Penitenziaria dovuto alle turnazioni è e rimane assolutamente gratuito. A fare chiarezza su una situazione ormai in sospeso da tempo è una nota della Direzione generale del personale e delle risorse del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria del 7 gennaio scorso. Che spiega: la gratuità va interpretata “soltanto per il tempo strettamente necessario all’espletamento dei compiti istituzionali, compiuti i quali il posto letto dovrà risultare libero da ogni effetto personale”. Rimane invece il pagamento dei soli oneri accessori, dovuti dagli agenti per i consumi di acqua, luce, riscaldamento, “nel caso in cui l’utilizzo delle camere di pernottamento sia invece esclusivo e continuativo”. Come avviene per gli appartenenti alle altre Forze Armate e alla Guardia di Finanza, si sottolinea nel documento.
Si concludono in questo modo i dubbi interpretativi dovuti ad un’erronea stima fatta dal Legislatore nella relazione tecnica allegata al Decreto Legge 16 ottobre 2017 n. 148: in essa il numero degli alloggi considerati fu di 800 invece di oltre 4.400, cosa che portò a calcolare una copertura finanziaria per l’anno 2018 notevolmente inferiore a quella necessaria, 345mila invece di 1,9 milioni di euro. Tali dubbi spinsero il DAP a sospendere la riscossione degli oneri accessori dovuti per l’uso degli alloggi collettivi di servizio a partire dal 16 ottobre 2017.
Fino all’inizio di quest’anno, quando, sciolti i dubbi e “al fine di non incorrere in danni erariali”, con il provvedimento viene ripristinata a decorrere dal mese di febbraio 2019 la trattenuta mensile ordinaria in busta paga per i suddetti oneri; e, per recuperare le quote arretrate dalla sospensione, viene concessa al personale la possibilità, su richiesta, di una dilazione del pagamento fino ad un massimo di 36 rate mensili.
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