Milano,. 5 maggio. (g. m.) Altri 500 detenuti del carcere di San Vittore si sono aggiunti ai 250 che ieri sera avevano cominciato uno sciopero della fame, per protesta contro i limiti del provvedimento di amnistia, che sarebbe « discriminante fra coloro che devono rispondere di reati comuni e coloro che, al contrario, sono accusati di reati commessi durante gli scioperi dello scorso autunno ». Circa 750 detenuti del primo, del secondo e del sesto raggio si sono rifiutati di mangiare, sia questa mattina sia a mezzogiorno.
Roma, 5 maggio. (f.s.) Continua a «Regina Coeli » lo sciopero della fame dei detenuti che vorrebbe, ro l'estensione del provvedimento di amnistia. Dopo la prima fase, durante la quale circa la metà dei detenuti si era rifiutata di toccare il cibo, ora la protesta continua solo da parte di un centinaio di reclusi. La situazione è tranquilla e neanche oggi si sono verificati incidenti.
Venezia, 5 maggio. (g. g.) Circa duecento detenuti nelle carceri di Santa Maria Maggiore hanno protestato la scorsa notte contro il provvedimento di amnistia, iniziando uno sciopero della fame. La manifestazione è cominciata subito dopo che i detenuti avevano assistito al Telegiornale durante il quale era stato riferito che i carcerati di Regina Coeli, a Roma, avevano attuato una protesta contro il disegno di legge sull'amnistia. Dopo aver spento gli apparecchi, i detenuti si sono seduti in terra, rifiutandosi di rientrare nelle proprie celle. Al direttore dei carcere e ai/ sostituti procuratori della Repubblica, giunti poco dopo, i carcerati hanno consegnato un foglio contenente le loro richieste, affermando che non si sarebbero rialzati se non dopo aver letto sul quotidiano locale la notizia della loro protesta.
Firenze, 5 maggio. (g. c.) Anche nel carcere delle Murate di Firenze si sono avute, stamane, proteste da parte di vari detenuti che si sono rifiutati di rientrare nelle rispettive celle chiedendo a gran voce l'intervento di un magistrato per poter esprimere le loro critiche all'amnistia respingendo il cibo.
Caserta, 5 maggio. (a. I.) Una manifestazione di ' protesta, definita « composta » dalla direzione del carcere, è stata fatta stamane dai 350 detenuti nelle carceri di Santa Maria Capua Vetere, che hanno rifiutato il cibo. Protestano contro i limiti previsti dal progetto di amnistia e per « solidarietà » con le agitazioni dei detenuti di altre città.
Genova, 5 maggio. (/. d.) I detenuti delle carceri di Marassi hanno proseguito per tutta la giornata di oggi lo sciopero della fame iniziato ieri sera al momento della cena. Oggi, hanno rifiutato colazione, pranzo e ancora la cena. Tutto, però, si è svolto nel massimo ordine: anche il rientro in cella dopo il passeggio pomeridiano.
La Stampa 6 maggio 1970