Un detenuto africano di circa 30 anni ha morso un'agente di Polizia, asportandogli parte della guancia. L'agente è stato subito portato al Pronto Soccorso dove la ferita è stata suturata e riconosciuta una prognosi di sette giorni. A darne notizia è Carlo Cataldo, segretario provinciale della Uilpa Polizia Penitenziaria di Pavia: "Sembrava trattarsi di un normalissimo intervento per sedare una lite tra compagni di camera detentiva - riferisce il sindacalista - . Tenuto conto della concitazione all'interno di una sezione, gli agenti sono intervenuti per riportare alla calma i soggetti responsabili. Quando sembrava rientrato l'allarme, uno di questi, mentre si tentava di condurlo fuori dalla camera, ha sputato al preposto e, scagliatosi contro uno degli agenti, gli ha letteralmente asportato un lembo di carne del viso. Inutile evidenziare la violenza con cui lo stesso abbia attaccato il personale. Una violenza che sembra non essere una novità per quel soggetto".
Solidarietà del sindacalista all'agente ferito: "Tutta la nostra vicinanza al collega ferito". Sull'episodio interviene anche Gian Luigi Madonia, segretario regionale del sindacato di categoria: "Un episodio che, oltre a ricordare i film di cannibalismo, rappresenta tutta la criticità di un sistema, quello penitenziario, ormai senza più certezze, caratterizzato dai costanti rischi per il personale. Gli episodi di aggressione presso gli istituti penitenziari hanno raggiunto statistiche allarmanti ed è giunto il momento che l'amministrazione centrale si interroghi"
ilgiorno