Ordine agli agenti di Genova: non arrestate, mancano celle
Home > STORIA

 

STORIA Ordine agli agenti di Genova: non arrestate, mancano celle 21/08/1973 

«Non arrestate nessuno, se proprio non è indispensabile». Le volanti della questura che, di notte, pattugliano la città, sono partite ieri sera per il consueto giro di controllo con quest'ordine di servizio. L'insolita disposizione è dovuta al fatto che le guardine della questura non sono agibili, perché è in corso un'accurata opera di disinfestazione.

Secondo indiscrezioni, uno degli ultimi ospiti delle piccole celle poste nel seminterrato dell'edificio di via Diaz, avrebbe notato la presenza di cimici e altri « animaletti » sul pavimento, sui muri e sul tavolaccio ed avrebbe presentato un esposto a chi di dovere. Che le guardine siano in uno stato di deplorevole abbandono, fetide ed addirittura incrostate di sudiciume, molti l'avevano potuto notare; non si sapeva, però, che fossero divenute ricettacolo di parassiti. Le operazioni dell'Ufficio d'Igiene si protrarranno per due giorni.

Nel frattempo i funzionari di polizia hanno raggiunto un accordo con le carceri di Marassi e con i carabinieri. Il direttore dell'istituto di pena ha accettato di ospitare gli arrestati, a condizione che vengano accompagnati al portone delle « case rosse » entro mezzanotte. Dopo tale ora il frutto del lavoro delle guardie di pubblica sicurezza finirà nelle guardine dei carabinieri. La prima conseguenza della disposizione impartita alle pattuglie è che, questa notte, non ci sono stati arresti; sono stati compiuti cinque fermi per contravvenzioni alla diffida e per altri piccoli reati. I fermati hanno trascorso la notte nell'ufficio del funzionario di notturna.

La Stampa 21 agosto 1973


Google News Penitenziaria.it SEGUICI ANCHE SU GOOGLE NEWS