Gran parte dei detenuti del penitenziario di Saluzzo (circa 250 condannati a pene diverse con parecchi ergastolani) sono in sciopero. Ieri un centinaio di carcerati non si è presentato al lavoro nei laboratori del penitenziario, dove si fabbricano penne a sfera e apparecchiature elettriche; oggi altri 70 detenuti addetti a lavori diversi (cuochi, scopini, lavandai, scrivani) si sono uniti ai primi.
E' toccato quindi agli agenti di custodia improvvisarsi cuochi per preparare il pranzo e la cena dei detenuti. I carcerati chiedono la riforma dei codici, ima diversa ridistribuzione dei compensi per il lavoro che svolgono e altri miglioramenti. Queste richieste erano state avanzate martedì sera al direttore del penitenziario, dottor Ortoleva; non avendo avuto pronta risposta, i detenuti hanno iniziato ieri mattina la manifestazione di protesta, rimanendo ognuno nella propria cella.
Sembra che lo sciopero, che è a sfondo politico, sia stato organizzato da Silvio Ferruccio Malagoli, del gruppo « 22 Ottobre », recentemente condannato dalla Corte d'assise di Genova a 25 anni di reclusione, e da Sante Notarnicola, uno dei componenti la banda Cavallero, che sta scontando a Saluzzo l'ergastolo.
Oggi, per discutere e concordare una linea di condotta, si sono incontrati a Torino i direttori di molti penitenziari del Piemonte.
La Stampa 4 maggio 1973