Luglio 2018 è il mese in cui per dipendenti pubblici e privati arriveranno i primi rimborsi IRPEF riconosciuti in seguito al conguaglio del 730/2018.
Per i dipendenti pubblici sarà NoiPA a pagare gli eventuali rimborsi IRPEF, i quali saranno accreditati sul cedolino stipendiale di questo mese, per il quale l’esigibilità è prevista - come al solito - il 23 luglio.
Lo stipendio di luglio 2018, quindi, sarà più alto per coloro che con il ricalcolo delle imposte dovute è stato rilevato un credito, il quale darà luogo ad un rimborso Irpef in busta paga.
Ci saranno trattenute, invece, qualora le imposte pagate durante l’anno siano inferiori a quelle dovute; in questo caso, infatti, bisognerà attendersi delle decurtazioni dello stipendio.
Per i lavoratori dipendenti che effettuano la dichiarazione dei redditi tramite il modello precompilato 730/2018, infatti, le operazioni di conguaglio - sia a credito che a debito - vengono effettuate dal sostituto d’imposta, ovvero dal datore di lavoro, e di conseguenza eventuali crediti o debiti saranno rispettivamente decurtati o accreditati in busta paga (a partire da luglio 2018).
Come funziona il rimborso - o l’addebito - Irpef
L’Agenzia delle Entrate spiega che i rimborsi Irpef - così come i primi addebiti in caso di saldo Irpef negativo - devono partire con la retribuzione di luglio - e spetta al datore di lavoro (sostituto d’imposta per i lavoratori) accreditare o trattenere le somme previste dallo stipendio.
A tal proposito ricordiamo in quali casi si beneficia di un rimborso e quando invece bisogna attendersi delle trattenute dallo stipendio:
rimborso Irpef: qualora dal conto totale delle imposte dovute - dalle quali vengono sottratte le detrazioni fiscali alle quali si ha diritto - il contribuente risulterà essere a credito per aver pagato più Irpef di quella dovuta.
trattenute Irpef: qualora in seguito al conguaglio del 730/2018 il contribuente risulta essere a debito per aver pagato meno imposte di quelle dovute.
È importante ricordare però che in caso di rimborso Irpef superiore a 4.000€ è possibile che questo non avvenga nella busta paga di luglio poiché il conguaglio necessita di ulteriori verifiche da parte dell’Agenzia delle Entrate. Ciò non avviene nel caso in cui il contribuente abbia accettato il modello precompilato 730/2018 senza apporre alcuna modifica, dal momento che i dati presenti sono stati inseriti dalla stessa Agenzia.
Per gli addebiti, invece, l’Agenzia delle Entrate riconosce al contribuente la possibilità di versare quanto dovuto ai fini del saldo Irpef in rate mensili, in modo da non penalizzare troppo lo stipendio di luglio. Quindi, in caso di debito Irpef, i dipendenti subiranno una trattenuta dallo stipendio di questo mese pari all’importo della prima rata prevista nel piano di rateizzazione.
Le date del conguaglio di luglio
Visto quanto appena detto le date del conguaglio per i dipendenti pubblici coincidono con quelle del pagamento dello stipendio di luglio 2018.
A tal proposito ricordiamo quelle che sono le date in cui ogni mese NoiPA accredita lo stipendio agli statali, descritte dal decreto 350 del 2001. Qui viene stabilito che la data di esigibilità del cedolino coincide con il 23° giorno del mese per il personale amministrativo delle direzioni provinciali del Tesoro - con ruoli di spesa fissa - e del restante personale del pubblico impiego. Per loro, quindi, il cedolino di questo mese verrà accreditato lunedì 23 luglio.