Alcuni telefoni cellulari sono stati ritrovati e sequestrati dalla Polizia Penitenziaria in una cella dell'istituto penitenziario di Nisida. Ne dà notizia il Sindacato Autonomo della Polizia Penitenziaria. Carmine D'Avanzo, coordinatore nazionale per la Giustizia Minorile, scrive: "Sabato è stato scoperto, ben occultato in uno spazio comune, frequentato da tutti i detenuti, un telefonino di ultima generazione perfettamente funzionante.
In questo difficile, delicato periodo si stanno registrandosi diversi episodi in cui la popolazione detenuta sta provando ad alzare il tiro per una vera propria”dimostrazione di forza” contro l’Istituzione, lo Stato, i suoi Operatori", spiega D'Avanzo.
"Questa vera e propria sfida deve essere stroncata con fermezza e vinta senza mezzi termini", aggiunge il Coordinatore SAPPE. " Per il segretario generale Donato Capece "Il sistema delle carceri non regge più, è farraginoso. Sono state tolte, ovunque, le sentinelle della Polizia Penitenziaria sulle mura di cinta delle carceri, e questo è gravissimo. I vertici dell’Amministrazione Penitenziaria e quelli della Giustizia Minorile e di Comunità hanno smantellato le politiche di sicurezza delle carceri preferendo una vigilanza dinamica e il regime penitenziario aperto, con detenuti fuori dalle celle per almeno 8 ore al giorno con controlli sporadici e occasionali. Da quando sono stati introdotti nelle carceri vigilanza dinamica e regime penitenziario aperto sono decuplicati eventi gli eventi critici in carcere”.
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