"Una settimana fa scoprivamo la mafia in Parlamento. C'era entrata grazie ad un contratto da 50 (cinquanta…) euro al mese sottoscritto dall'onorevole Giuseppina Occhionero con un assistente parlamentare di nome Antonello Nicosia. Costui sta in carcere per associazione mafiosa, lei sta (ancora) alla Camera".
Così, Francesco Storace, direttore del Secolo d'Itallia, dopo l'arresto di Antonello Nicosia, l'ex assistente parlamentare della deputata Giuseppina Occhionero per associazione mafiosa. "Ma nessuno (tranne Fratelli d'Italia), le chiede di andarsene al più presto da Montecitorio - dice Storace - Peggio: nessuno, ad eccezione del partito di Giorgia Meloni, le chiede conto di quel che emerge dalle carte della magistratura. No, non è (ancora) indagata. Ma la assoluta inadeguatezza dell'onorevole - ricordate quel ''ci faccia il piacere'' di Toto'? - non sembra meritare censura dai suoi colleghi.
Tace il partito di elezione, Leu. Silenzio tombale dal partito di (recente) reclutamento, Italia Viva. Matteo Renzi - al pari della Boschi fuggita da una richiesta di intervista del Secolo - non pronuncia una sillaba su un caso che probabilmente lo imbarazza non poco. Cambia canale Nicola Zingaretti le rare volte che vede la Occhionero in televisione. È stupefacente e un po' vigliacco l'atteggiamento dei Cinquestelle. Di Maio fa finta di nulla ed è vergognoso. Si sono nascosti tutti".
Ter/AdnKronos