"Nel pieno e doveroso rispetto della Consulta, della sua indipendenza e giudizio, non posso non esprimere una legittima preoccupazione. Un nuovo pronunciamento toglie il divieto di scambio di oggetti tra detenuti del 41bis dello stesso gruppo di socialità. A ridosso della commemorazione di Capaci, dopo aver concluso un lungo e complesso lavoro della Commissione sul 4bis, proprio a seguito di un altro pronunciamento della consulta, sento l'obbligo di sottolineare che il regime 41bis si è rivelato, nel corso degli anni, uno dei principali e più efficaci strumenti di contrasto della criminalità organizzata.
Uno strumento necessario per il nostro Paese a cui è stato dichiarata guerra dalle mafie. Ancora di più voglio ricordare che il circuito detentivo speciale è finalizzato a evitare che esponenti delle consorterie mafiose, in stato di detenzione, si avvalgano del normale regime penitenziario per continuare ad impartire ordini agli affiliati sul territorio e per mantenere inalterata la loro leadership, che si manifesta anche con forme e modalità di supremazia all'interno delle carceri. Ribadisco che è dovuto pieno e incondizionato rispetto al l'indipendenza della magistratura ma altrettanto doveroso il rispetto nel ricordare che la guerra alle mafie si vince non avendo mai nessuna esitazione o concessione". Così Nicola Morra, presidente Commissione Antimafia.
Detenuti al 41-bis potranno scambiarsi oggetti: Corte Costituzionale annulla il divieto assoluto