La Corte di Cassazione (presidente Vincenzo Rotundo) ha messo la parola fine sulla sezione femmine del clan Gionta di Torre Annunziata guidata da Teresa Gionta figlia dal padrino Valentino, detenuto da circa 30 anni.
Otto anni è la pena definitiva incassata da Teresa Gionta, accusata di essere stata a capo della cosca dopo l’arresto dei suoi fratelli Pasquale e Aldo. Dalle indagini é emersa l’organizzazione di un nuovo sistema della raccolta delle estorsioni, con mini-rate per la riscossione del pizzo.
Sarebbero stati Teresa Gionta e il marito ad organizzare, il “Codice Gionta”: un sistema di cifre stampate sui vestiti dei detenuti per inviare messaggi criptici e ordini dei boss agli affiliati. Numeri e lettere trascritti su pezzi di stoffa cuciti nei vestiti. Etichette che nascondevano veri e propri messaggi, come chiarito dalle indagini innescate da un controllo della Polizia Penitenziaria a carico del marito di Teresa Gionta.