Malgrado le rassicurazioni fornite dagli Organi del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria centrale anche in sede pubblica e mediante comunicazioni alla stampa, la fornitura di Dispositivi di Protezione Individuale (mascherine, guanti, liquidi iginizzanti etc.) al Personale di Polizia Penitenziaria, nonché a tutti gli operatori penitenziari che si trovano a svolgere attività lavorativa all’interno degli istituiti di pena e a diretto contatto con la popolazione detenuta risulta, ad oggi lenta, difficoltosa e del tutto insufficiente.
Addirittura, per quanto attiene alle mascherine viene segnalato che se ne consegnano in alcune strutture in numero talmente ridotto (in media 2 pro-capite del tipo “chirurgico” in una settimana) che il personale è costretto a riutilizzare le stesse per più giorni.
Fermo restando, poi, che non risultano effettuate, in maniera capillare, le necessarie sanificazioni di automezzi e locali, persino accadrebbe nella Capitale che Personale del Corpo addetto ad accompagnamenti e verifiche domiciliari, sia costretto ad adempiervi del tutto privo di detti dispositivi.
In ordine a quanto sopra, pertanto, e pur nella consapevolezza che dette carenze hanno riguardato e riguardano anche settori essenziali e di vitale importanza della vita pubblica quali quelli ospedalieri, si richiede di voler “pretendere” dagli Organi del Dap più che le solite e del tutto insufficienti rassicurazioni, riscontri puntuali e verificati, stanti rischi connessi a tale situazione.
Comunicato Osapp
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