''In questi giorni le scriventi organizzazioni sindacali hanno ricevuto numerosissimi solleciti da parte del personale di Polizia Penitenziaria operanti in prima linea nelle carceri adulti e minorile nonché presso i Nuclei traduzioni e piantonamenti e servizi connessi per la totale mancanza di mascherine del tipo FFP2/FFP3 oltre che di disinfettante che provoca grossi problemi alla gestione dei servizi summenzionati''. Così in una nota i sindacati di Polizia Penitenziaria, Sappe Osapp Uilpa Sinappe Uspp Fnscisl Cnpp FpCgil.
''Per questi motivi abbiamo chiesto con nota a parte nella giornata di ieri al Provveditore Regionale del Lazio Abruzzo Molise (PRAP LAM) e per conoscenza anche alla Protezione civile di intervenire con urgenza considerando l'importanza di quanto necessario per proteggersi dalla Sars-Cov 2 ( COVID-19) che coinvolgerebbe anche la stessa popolazione detenuta.Non possiamo pensare che per le circa 5000 mila operatori di Polizia Penitenziaria e della dirigenza e operatori presenti nelle regioni di competenza PRAP LAM a contenere la gravissima emergenza si possa tollerare ancora per qualche giorno tale mancanza, con la possibilità che gli stessi iniziano a dover riconsiderare la propria continuità operativa''.
''Infatti nulla si muove dal DAP e tanto meno da via Arenula e che le tante annunciate 100 mila mascherine sembra essersi ridotte a 2300 pezzi che non coprirebbe nemmeno metà regione Lazio per un giorno. Le stesse dovrebbero essere sostituire ogni 6/8 ore e non ogni settimana come sta accadendo o addirittura utilizzare quelli di tipo chirurgico che andrebbero cambiate ancora prima. Per quanto rappresentato le scriventi si riservano ad attivare altre procedure di tutela se non saranno forniti urgentemente i dispositivi individuali di protezione ai sensi dei DPCM e testo unico, al fine di tutelare il personale di Polizia Penitenziaria e gli operatori presenti in dette sedi''.