Per farsi accompagnare all'altare dal padre detenuto, Felicia Buscetta, figlia ventiseienne di Tommaso Buscetta, accusato di traffico di stupefacenti, si è sposata, lunedì scorso, nelle carceri palermitane dell'Ucciardone, con il trentenne Giuseppe Genova.
Il permesso per la cerimonia è stato concesso dal procuratore capo della Repubblica di Palermo, Giovanni Pizzillo. Il rito, nella vecchia prigione palermitana, è stato officiato da padre Santo Mazzei, cappellano dell'Ucciardone. Testimoni sono stati due parenti, un carcerato e il dottor Giovanni Di Cesare, direttore dell'istituto penale. Le foto le ha scattate un parente, per impedire che finissero sui giornali.
Felicia Buscetta, in abito bianco e con un lungo velo, al braccio del padre che indossava un impeccabile doppio petto di ottimo taglio (Buscetta è d'una rigorosa eleganza), si è avvicinata emozionatissima all'altare dove ha raggiunto il promesso sposo. Melchiorra Cavallaro, legittima moglie del capomafia e madre di Felicia e di altri tre figli, ha abbracciato a lungo il marito e non l'ha lasciato neppure un istante. Tommaso Buscetta è unito legalmente con Melchiorra Cavallaro, madre della sposa, ma durante la sua latitanza negli Stati Uniti (fuggì da Palermo dopo la strage nella borgata Ciaculli, il 30 giugno 1963), sposò la lucchese Vera Girotti, e nacque Alejandra, che ora ha 11 anni. Ma a Rio de Janeiro, dove il boss fu arrestato l'8 novembre del 1972, venendo estradato in Italia, viveva con la brasiliana Teresa Cristina Guimaraes.
La Stampa 1 aprile 1975