"Il Ministero della Giustizia si sta sgretolando ed è sotto gli occhi di tutti. Abbiamo presentato una mozione al Senato che è calendarizzata per mercoledì mattina. Ci sono le dimissioni di tutti gli uomini più vicini al ministro ma il ministro mantiene la sua poltrona. Evidentemente tenta di scaricare ogni responsabilità sui suoi più fidati collaboratori".
Così, a Nsl Radio e Tv, Jacopo Morrone, deputato della Lega gia' sottosegretario alla Giustizia nel primo governo Conte. "Abbiamo ricordato come da quando siamo usciti dal Governo, il ministero sia caduto a picco - sottolinea Morrone - Ricordiamo i circa 6000 detenuti che hanno messo in disordine i penitenzia ricreando 16 morti e 30 milioni di euro di danni, i 400 mafiosi usciti. Viene vanificato il lavoro delle forze dell'ordine e della magistratura. C'è una responsabilita' politica ed è del ministro Bonafede, che sta cercando di schivare ogni attacco sui suoi collaboratori".
"Quello che appare, anche ad un addetto ai lavori come me, è che quello della Giustizia è un ministero bloccato, fermo, piantato. Abbiamo gli avvocati che sono in sciopero perché non hanno un protocollo su come fare a ripartire dopo la Fase 2, la Polizia Penitenziaria abbandonata senza dispositivi di sicurezza, i detenuti hanno commesso rivolte, tutti sono abbandonati. Non è mai accaduto nella storia della Repubblica.
In una nave - conclude Morrone - è il comandante a dover rispondere e invece sembra non voler accorgersi di nulla".
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