ATTO CAMERA
INTERPELLANZA 2/00053
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 28 del 17/07/2018
Firmatari
Primo firmatario: CRITELLI FRANCESCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 17/07/2018
Atto Camera
Interpellanza 2-00053
presentato da
CRITELLI Francesco
testo di
Martedì 17 luglio 2018, seduta n. 28
Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro della giustizia, per sapere – premesso che:
il 14 giugno 2018, il garante dei detenuti della regione Emilia-Romagna, Marcello Marighelli, nel relazionare in commissione sull'attività del suo ufficio nel 2017, illustra come siano presenti in regione 3.488 detenuti (di cui 159 donne) e come il sovraffollamento sia aumentato in maniera preoccupante con un + 20 per cento in tre anni;
negli ultimi tre anni la presenza di stranieri nelle carceri è aumentata del 5 per cento arrivando a quota 1.170;
nel 2017 i casi di suicidio in strutture della regione Emilia-Romagna sono stati 8, il doppio rispetto al 2016, mentre i tentativi di suicidio sono stati 125 e 1.383 gli atti di autolesionismo;
il garante Marighelli, nella sua relazione, ha affrontato anche il tema delle criticità nelle strutture della regione sottolineando come la condizione degli istituti penitenziari in Emilia-Romagna risenta di una adeguata programmazione della manutenzione ordinaria ed alcune sedi, come Forlì e Ravenna, addirittura necessitino di interventi importanti, anche di manutenzione straordinaria;
un aspetto preoccupante nelle carceri regionali dell'Emilia-Romagna riguarda anche la carenza di organico del personale di custodia ed ancor più del personale educativo e amministrativo, comprese le direzioni;
in una nota congiunta di alcuni mesi fa, sottoscritta dai Garanti nominati nell'ambito territoriale della regione Emilia-Romagna (garante regionale, garante del comune di Ferrara, garante del comune di Parma, garante del comune di Rimini e garante del comune di Bologna) insieme al provveditorato regionale dell'amministrazione penitenziaria, nel segnalare un problema, quello del caldo, che si sarebbe certamente presentato da lì a pochi mesi, si suggerivano una serie di accorgimenti al fine di mitigare per tempo le condizioni di disagio dovute al clima come per esempio: una diversa modulazione degli orari di permanenza all'aria aperta per le persone detenute così da evitare le ore più calde (la permanenza all'aria aperta nell'orario pomeridiano è prevista in via ordinaria tendenzialmente fra le 13 e le 15); la previsione di menù giornalieri che contemplino alimenti consigliati durante la stagione estiva; l'agevolazione dell'utilizzo dei frigoriferi nei reparti detentivi; l'apertura del blindo delle celle durante l'orario notturno per far circolare l'aria; l'acquisto di ventilatori;
Nicola D'Amore, del sindacato dei penitenziari Sinappe, oltre a denunciare come nulla sia cambiato rispetto al precedente anno né per i detenuti né per gli agenti del carcere della Dozza, evidenzia come i detenuti siano costretti ad utilizzare recipienti pieni di acqua per rinfrescarsi immergendoci i piedi o bagnandosi la fronte con pezze umide;
queste condizioni di estremo disagio non fanno altro che acuire le tensioni tra i detenuti facilitando la nascita di conflitti e aggressioni nei confronti degli agenti come quelli che hanno recentemente coinvolto il personale del carcere della Dozza;
il grado di civiltà di un Paese si misura osservando le condizioni dalle sue carceri, come diceva Voltaire –:
se si intenda dotare, in tempi brevissimi, e comunque entro la fine del mese di luglio 2018, il carcere della Dozza di ventilatori o apparecchi refrigeranti per i detenuti e di condizionatori per gli uffici degli agenti;
se sia intenzione del Ministro interpellato avviare un piano di investimenti per migliorare le condizioni del carcere della Dozza e di tutti i carceri italiani;
se si reputi opportuno avviare un piano di assunzioni di agenti così da ridurre il divario tra il numero dei detenuti e quello degli agenti di Polizia Penitenziaria.
(2-00053) «Critelli».