Dal bar intemo alla sede di largo Luigi Daga. Fino allo stabilimento balneare, con annessa scuola di vela, a Maccarese. Sono i servizi ricreativi destinati ai dipendenti del Dap (Dipartimento amministrazione penitenziaria) che attraverso bandi manipolati sarebbero stati affidati sempre agli stessi imprenditori.
È questa l'accusa per cui è indagata la responsabile dell'Eap, l'ente di assistenza del personale del dipartimento, S. D. P., 66 anni, ora in pensione. Il reato contestato alla (ex) dirigente è abuso d'ufficio. Ma accertamenti sono in corso anche sul versante degli imprenditori che hanno ottenuto la gestione dei servizi. Uno di loro, in particolare, è stato funzionario del Dap prima di dedicarsi all'attività di libero professionista. Il dubbio degli inquirenti è che i buoni rapporti intessuti nella precedente fase lavorativa abbiano influenzato le decisioni della (ex) dirigente.
I fatti contestati si riferiscono a un triennio, quello tra il 2016 e il 2018. «L'indagine è ancora nelle prime fasi - sottolinea l'avvocato Antonio Marino, difensore di S. D. P. -. Siamo certi che dimostreremo come gli appalti siano sempre stati assegnati sulla base di dati oggettivi e con il rispetto delle procedure».
A far partire l'inchiesta è stato un audit intemo del dipartimento del ministero della Giustizia. E adesso le anomalie riscontrate dagli autori della relazione sono oggetto di approfondimento da parte di diversi pubblici ministeri.
Le verifiche sull'appalto per la gestione del bar, per esempio, sono affidate al pm Carlo Villani (ex magistrato in servizio al DAP ndr). In questo caso pure i contratti di assunzione dei collaboratori della struttura sono finiti nel mirino degli inquirenti.
È opportuno sottolineare che il gestore dello spaccio ha garantito potenzialmente un afflusso giornaliero di almeno 800 dipendenti, tra impiegati e dirigenti. L'audit però si è allargato anche ad altre attività ricreative. Come appunto lo stabilimento di Maccarese dove c'è anche una scuola vela. Va ricordato che lo scopo dell'ente - fondato nel 1990 - è coniugare la qualità del servizio con prezzi calmierati, rispetto a quelli di mercato, che devono pagare i dipendenti per accedere nelle strutture. Chi ha ottenuto l'appalto dello stabilimento, ha dovuto garantire un listino prezzi differenziato tra gli utenti estemi e intemi all'amministrazione. Con la postilla che il 60 percento dei posti deve essere sempre riservato a impiegati e funzionar! del Dap. Secondo il listino prezzi 2018 pubblicato su internet i dipendenti del dipartimento hanno pagato 3,50 euro il lettino, 4 la cabina, i euro l'ingresso per gli adulti e 50 centesimi quello per i bambini tra i 3 e gli 8 anni. Bisogna specificare che il fatturato dello stabilimento è stato di 600 mila euro nel triennio tra il 2014 e il 2016.
Corriere della Sera - edizione Roma