In rivolta i detenuti a Brescia molti i danni, un agente ferito
Home > STORIA

 

STORIA In rivolta i detenuti a Brescia molti i danni, un agente ferito 19/03/1974 

La protesta per la riforma dei Codici - I carcerati sono saliti sul tetto - L'edificio circondato dalle forze dell'ordine - Cellule fotoelettriche e spari nella notte. I 330 detenuti del carcere di Canton Mombello di Brescia sono in rivolta dalla scorsa notte.

Molti carcerati, ieri sera, al termine dello spettacolo televisivo, si sono rifiutati di rientrare nelle celle ed hanno sopraffatto gli agenti di custodia. Una cinquantina di detenuti ha raggiunto il tetto del carcere. Finora sono rimaste senza esito le mediazioni con i rivoltosi tentate sia dal procuratore generale della Repubblica, dottor Majorana, che dal questore di Brescia, dottor Mastronardi. L'agitazione, secondo gli slogan ed i cartelli che i detenuti hanno issato sul tetto della prigione, è motivata dalla richiesta della riforma dei codici e del regolamento carcerario. I detenuti hanno provocato danni ingenti, valutati a decine di milioni. Sono state spaccate porte e infranti vetri; sono stati bruciati pagliericci e suppellettili. Da alcune ore è in corso un nutrito lancio di tegole dai tetti: un laterizio ha colpito un agente di custodia, Carmine De Pan, 19 anni, che è stato ricoverato nel reparto traumatologia dell'ospedale militare.

Le forze dell'ordine hanno bloccato le strade d'accesso al carcere, che si trova in una zona residenziale della città, e circondano l'intero quartiere. Carabinieri e agenti in assetto di emergenza sono appostati dietro sacchetti di terra, con le armi puntate verso l'edificio per sventare eventuali tentativi di evasione. Nella zona si sentono, fin dalla scorsa notte, colpi di armi automatiche sparati dagli agenti carcerari a scopo intimidatorio.

Nel pomeriggio è giunto a Brescia l'ispettore carcerario del Ministero, dottor De Mari, che tenterà un abboccamento, insieme al direttore del carcere, dottor Cangemi, con una delegazione dei detenuti. Questa mattina avrebbe dovuto cominciare, in Assise, il processo contro Paolo De Nora, 23 anni, da Parma, extraparlamentare di destra, il quale in una sala giochi della città aveva ferito mesi or sono, con un colpo di rivoltella, il ventitreenne Mario Paris, extraparlamentare di sinistra. Il processo non ha potuto essere celebrato per l'impossibilità di portare il detenuto in Assise.

Un centinaio di giovani di estrema sinistra si sono ammassati nei pressi del carcere e scandiscono slogan di propaganda, agitando bandiere rosse e incitando i detenuti a persistere nella loro protesta. A tarda sera la situazione era considerata difficile, ma sotto controllo. Il questore di Brescia che dirige personalmente le operazioni, ha dichiarato che si augura di poter sedare il tumulto senza che le forze dell'ordine siano costrette a fare irruzione nel carcere. Si stanno installando batterie di cellule fotoelettriche dell'Esercito per illuminare il carcere nel corso della notte.

La Stampa 19 marzo 1974


Google News Penitenziaria.it SEGUICI ANCHE SU GOOGLE NEWS