Il si definitivo per l'amnistia: il Presidente Saragat ha firmato il decreto
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STORIA Il si definitivo per l'amnistia: il Presidente Saragat ha firmato il decreto 23/05/1970 

L'efficacia estesa al 6 aprile. E' di cinque anni per i reati commessi durante le agitazioni sindacali e studentesche; di tre anni per quelli comuni - Non si capisce perché dal provvedimento siano stati esclusi in parte i reati di stampa - Il condono può essere di uno o di due anni (ne beneficiano anche gli spacciatori di droga).

Il Capo dello Stato ha firmato il decreto che concede l'amnistia e il condono. Il provvedimento è esteso a tutti i reati compiuti entro il 6 aprile 1970 anziché entro il 31 dicembre 1969 come aveva proposto il Consiglio dei ministri.

Ecco quali sono le norme approvate mercoledì dalla Camera e giovedì dal Senato. Amnistia

E' prevista per i seguenti reati se «commessi con finalità politiche» nel corso di agitazioni e manifestazioni studentesche, sindacali, attinenti ai problemi del lavoro, della occupazione, della casa e.della sicurezza sociale o determinati da « eventi di calamità naturali » o da « motivi politici inerenti a questioni di minoranze etniche »:

1) reati punibili sino a 5 anni di reclusione;

2) violenza o minaccia ad un corpo amministrativo;

3) devastazione o saccheggio;

4) diffamazione a mezzo stampa;

5) porto illegale di armi e munizioni;

6) blocchi stradali o ferroviari;

7) istigazione a delinquere ed apologia di reato purché si riferiscano a delitti che rientrino nei limiti dell'amnistia;

8) cospirazione politica purché determinata da « motivi politici inerenti a questioni di minoranze etniche ».

Inoltre l'amnistia è prevista per:

1) i reati comuni punibili sino a 3 anni di reclusione;

2) i reati di furto, truffa, appropriazione indebita e ricettazione se il valore del danno patrimoniale sia lieve;

3) il reato di peculato quando la distrazione del danaro sia stata compiuta per scopi non estranei a quelli della pubblica amministrazione;

4) i reati di diffamazione a mezzo stampa anche se consistente in un fatto determinato a meno che la persona offesa non sia un pubblico ufficiale o che il querelante abbia concesso la facoltà di prova;

5) il reato di appropriazione indebita aggravata derivante da controversie agrarie;

6) i reati comuni punibili sino a 4 anni compiuti da minori degli anni 18 o da ultrasettantenni;

7) il reato di distribuzione di pubblicazioni oscene compiuti dai normali rivenditori;

8) i reati previsti dalla legge sulle dogane, sulle imposte di fabbricazione, sul monopolio dei sali, sugli accendisigari e pietrine punibili con l'ammenda o la multa non superiore alle 100 mila lire e quelli previsti dalla legge sul monopolio dei tabacchi punibili con pena detentiva non superiore a 6 mesi o con la multa non superiore a 2 milioni e 250 mila lire.

Esclusioni

Sono esclusi dall'amnistia i reati di: commercio di medicinali guasti, sostanze alimentari nocive, spettacoli o pubblicazioni oscene compresi i distributori di film, commercio clandestino di stupefacenti, corruzione di minorenni, pubblicazioni raccapriccianti o che offendano il sentimento e la morale dei ragazzi, frode in commercio.

Condono

E' di due anni per le pene detentive e di due milioni per quelle pecuniarie, ma viene ridotto alla metà (1 anno e 1 milione) per chi ha beneficiato di precedenti analoghi atti di clemenza o per chi abbia avuto altre condanne a pene superiori a 3 anni di reclusione. Il condono di due anni è esteso anche ai reati militari compiuti dagli obiettori di coscienza.

Condono

E' di un anno per numerosi reati come quelli di peculato, malversazione, concussione, corruzione, strage, epidemia, adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari, pubblicazioni e spettacoli osceni, omicidio, rapina, estorsione, sequestro di persona, produzione, commercio e consumo di sostanze stupefacenti, omicidio colposo con omissione di soccorso, bancarotta fraudolenta con grave danno sociale. Il condono non è concesso ai responsabili di organizzazione e di sfruttamento della prostituzione mentre sono esclusi, comunque, dal duplice atto di clemenza i delinquenti abituali, quelli professionali, quelli per tendenza.

A favore del provvedimento di clemenza hanno votato democristiani (ad eccezione di Lucifredi alla Camera e di Trabucchi al Senato), socialisti, socialisti unitari e repubblicani, comunisti e socialproletari; contro i liberali, i missini e i monarchici.

La Stampa 23 maggio 1970


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