“L’arresto di Settimo Mineo, considerato il nuovo capo di Cosa nostra, insieme ad altre 46 persone, è destinato a riaccendere nelle carceri e in particolare nei 13 istituti penitenziari dove sono reclusi i 740 detenuti per reati di criminalità organizzata e terrorismo in regime di carcere duro (41 bis) la lotta alla successione”. L’allarme viene dal segretario generale del sindacato di Polizia Penitenziaria Aldo Di Giacomo dopo l'operazione dei carabinieri che ieri hanno arrestato 46 persone smantellando la nuova Cupola. Gli inquirenti hanno ricostruito l'assetto della commissione provinciale, riunita nuovamente dopo 25 anni.
Mafia, ancora un colpo alla nuova Cupola: arrestato il boss di Bolognetta
Secondo Di Giacomo “non è un caso che dopo la morte del boss Totò Riina, Mineo è stato designato al vertice della commissione mandamentale di Cosa nostra solo dopo aver ottenuto il benestare dei mafiosi in carcere. In più bisogna aspettarsi un infittirsi di 'pizzini' per dare indicazioni ai clan su chi deve adesso diventare il nuovo boss dei boss. Che, stavolta, non è escluso possa essere una donna. Con la morte di Riina i capi hanno sentito l'esigenza di rivedersi e ripristinare le regole e di riprendere i contatti con la Ndrangheta sia per ambiti illegali come gli stupefacenti, ma anche per settori legali come il traffico di rifiuti".
Smantellata la nuova Cupola, 46 arresti: preso l'erede di Riina
Il dna della Cupola, De Raho: "Il più anziano come capo e la centralità delle regole".
"Se la nomina di Mineo ha spostato il suo baricentro verso la città di Palermo a differenza di quando questa era in mano ai corleonesi - aggiunge Di Giacomo - i nuovi arresti determinano un carico di lavoro per il personale di Polizia Penitenziaria ampiamente sotto organico in tutti gli istituti di pena e un’ulteriore situazione di stress. Non vorremmo che gli arresti servano esclusivamente a tacitare le coscienze di chi ha responsabilità dell’ordine pubblico fuori e dentro le carceri per accreditare una situazione che è tutt’altro che rassicurante".
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Per il sindacalista "Sarebbe decisamente negativo pensare di aver sradicato completamente la mafia perché la Cupola non tarderà a rigenerarsi. È proprio da quanti sono sottoposti al 41 bis che bisogna aspettarsi 'pizzini' di ordine ai clan del mandamento di Corleone – aggiunge – per riprendersi la supremazia sui palermitani e per indicare da subito i reggenti provvisori ed in tempi medi affermare la supremazia del nuovo boss dei boss. Inoltre non bisogna dimenticare che stanno tornando in libertà decine e decine di vecchi capi mafia che potranno continuare ad operare. Per il segretario generale serve intensificare la vigilanza, specie nei 13 istituti del 41 bis, sia per prevenire la tensione nelle carceri".
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