L'Agente dii Custodia Giuseppe Lorusso, era nato a Palazzo San Gervasio (PZ) 3 gennaio 1949. Venne ucciso a Torino per mano di terroristi di "Prima Linea" il 19 gennaio 1979.
Lorusso prestava servizio presso la Casa circondariale “Le Nuove” di Torino, era addetto al controllo pacchi e corrispondenza, un lavoro rischioso che Giuseppe svolgeva con rigore. Il 19 gennaio 1979, nei pressi della propria abitazione, alle 7,10, in anticipo di mezz’ora sull’orario abituale, si avvia verso la propria auto per recarsi a lavoro. Due individui scendono da una 128 rossa (altri due uomini restano in macchina) lo raggiungono alle spalle e lo colpiscono con dieci colpi di pistola 357 Magnum uccidendolo all’istante. L’omicidio viene rivendicato con una telefonata all’ANSA: “Qui Prima Linea. Abbiamo ammazzato Giuseppe servo dello stato. Seguirà un comunicato”. Il comunicato viene fatto trovare verso le 11 in due cabine di Corso Re Umberto e di Corso Regina Margherita. Giuseppe Lorusso aveva appena compiuto 30 anni, lasciò la moglie Rosa e due figli in tenera età: Daniela di 2 anni e Domenico di 9 mesi.
LA TESTIMONIANZA DELLA FIGLIA DANIELA IN UN VIDEO RAI
MEDAGLIA D'ORO AL MERITO CIVILE ALLA MEMORIA
Mentre si avviava verso la propria autovettura per recarsi sul posto di lavoro, veniva trucidato con numerosi colpi d'arma da fuoco esplosigli contro da distanza ravvicinata, durante una proditoria aggressione rivendicata poi da appartenenti ad un gruppo terroristico. Fulgido esempio di elette virtù civiche ed altissimo senso del dovere. 19 gennaio 1979 - Torino. Data conferimento 15 giugno 2004.
VITTIMA DEL DOVERE
Giuseppe Lorusso è stato riconosciuto dal Ministero dell’Interno “Vittima del Dovere”, ai sensi della Legge 624/1975.
CASA CIRCONDARIALE TORINO LORUSSO E CUTUGNO (ex Le Vallette)
A Giuseppe Lorusso è intitolalata la casa circondariale di Torino, unitamente a Lorenzo Cutugno.
Giuseppe Lorusso, Agente del Corpo degli Agenti di Custodia, venne ucciso a Torino, il 19 gennaio 1979, alle 7.10 del mattino, all'uscita della sua abitazione mentre sta andando a lavoro. Poche ore dopo, il crimine viene rivendicato con una telefonata: "Qui Prima Linea. Abbiamo ammazzato Giuseppe servo dello stato. Seguirà un comunicato". La testimonianza della figlia Daniela