Fuori dal carcere c’è chi gli ha giurato la morte, ma a mettere seriamente a rischio la sua incolumità è stata una caffettiera difettosa. Il boss palermitano Giuseppe Graviano qualche giorno fa è rimasto ferito a causa dell’esplosione della moka che abitualmente usava in cella. A riferirlo è stato lui stesso nel corso dell’udienza odierna del processo “’Ndrangheta stragista”, poi rinviata a causa dell’assenza dei testimoni.
Dolorante, chiaramente in difficoltà nel parlare, con voce stentorea Graviano, collegato in videoconferenza e grazie all’aiuto dell’agente della penitenziaria che era con lui, ha cercato di raccontare dell’incidente avvenuto martedì scorso, lamentando – o almeno così è parso di capire – una tardiva assistenza medica. Solo domani, ha riferito il boss, un dentista potrà recarsi in carcere per valutare (ed eventualmente riparare) i danni provocati dall’agguato della caffettiera.
corrieredellacalabria.it