La droga, 100 grammi di cocaina e hashish, stava entrando in carcere nell’area colloqui ma i poliziotti penitenziari si sono resi conto di quello che stava accadendo e hanno messo in atto quella che i sindacati di categoria hanno chiamato “operazione cioccolata”.
Questo perché, in effetti, il panetto di stupefacente era mischiato con della pasta di cacao. Il detenuto colpevole di aver tentato di introdurre la droga è un italiano.
“L’operazione è una delle tante ma che spesso passano in sordina – dichiarano i sindacati di categoria– segnale tangibile di come negli appartenenti al corpo non cali mai l’attenzione e la dedizione al sacrificio – tuttavia l’episodio è anche un segnale tangibile di un’altra grave problematica. Gli istituti italiani non sono assolutamente adeguati e pronti, sia per la tipologia arcaica delle strutture sia per la scarsità delle risorse umane e tecnologiche”.
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