I giudici di Torino hanno respinto la richiesta di Tano Riina, fratello di Totò, di scontare la sua pena ai domiciliari per il precario stato salute. Nell’ordinanza si legge che non è possibile accogliere l’istanza per «natura particolarmente offensiva dei reati commessi” e il “ruolo apicale ricoperto all’interno del contesto mafioso” .
“Le condizioni di salute, seppur da monitorare nella loro evoluzione, non precludono al Riina la consapevolezza del significato rieducativo della sanzione penale – sottolineano i giudici – e neppure configurano una sofferenza tale da risultare contraria a quel senso di umanità cui si ispira la nostra Costituzione”.
Gli avvocati di Tano Riina hanno puntato sull’età avanzata, 85 anni, e sulle patologie croniche evidenziate dalla relazione sanitaria dell’Asl.
Gaetano Riina è il fratello minore di Salvatore morto all’età di 87 anni nel reparto detenuti dell’ospedale Maggiore di Parma. Il suo legale, Wilmer Perga, promette battaglia e vuole presentare una nuova istanza.
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