Forze dell'ordine: le aggressioni nei loro confronti aumentano vertiginosamente
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NOTIZIE Forze dell'ordine: le aggressioni nei loro confronti aumentano vertiginosamente 21/05/2018 

Nei primi 9 mesi del 2017 registrate 2.027 aggressioni agli agenti e carabinieri +25,8% rispetto allo stesso periodo del 2016 quando furono 1.611 (ASAPS) Sono dati veramente preoccupanti. Quasi nessuno ne parla, ma le aggressioni alle forze di polizia durante i servizi di vigilanza stradale o controllo del territorio sono sempre più allarmanti.
Ricordiamo che in questo Osservatorio non rientrano le altre lesioni agli agenti conseguenti all’attività di mantenimento dell’ordine pubblico o di indagini di polizia giudiziaria.

Nei primi 9 mesi del 2017 lo speciale Osservatorio “Sbirri Pikkiati” dell’ASAPS ha registrato 2.027 aggressioni fisiche refertate a carico di agenti e carabinieri,
con un incremento di 416 attacchi rispetto allo stesso periodo del 2016 e un assurdo incremento del 25,8%. Si consideri che in tutto il 2016 le aggressioni furono 2.113.

Ancora i Carabinieri al primo posto negli attacchi con 938 aggressioni fisiche pari al 46,3%, seguono gli agenti della Polizia di Stato con 740 (36,5%), poi la Polizia Locale con 213 (10,5%). Il resto delle aggressioni è distribuito fra le altre forze di polizia (8,5%). In 537 casi l’aggressore era ubriaco o drogato pari al 26,5%. Esattamente 212 i drogati dei 537 casi.
Sono stati 925 gli attacchi portati da stranieri, cioè il 45,6% del totale. Una percentuale piuttosto costante negli anni e sempre superiore al 40%.

In 346 casi gli aggressori hanno utilizzato armi proprie o improprie (è compresa qui la stessa vettura per investirli) 17,1%. Insomma anche nel 2017 oltre 7 agenti o carabinieri sono entrati ogni giorno in un pronto soccorso, uno ogni 3 ore circa. Le lesioni spesso sono di pochi giorni, ma in alcuni casi sono state gravissime,
come quelle riportate nel settembre scorso dall’ispettore della Polizia Locale di Catania Luigi Licari, vittima di una brutale aggressione durante il suo servizio e ricoverato in gravi condizioni in coma farmacologico.
L’ispettore ancora oggi versa in condizioni serie e non ha ripreso le sue normali funzioni.
Non sono mancate per gli operatori di polizia fratture agli arti, al setto nasale, ferite da investimento col veicolo. Una situazione ormai persino imbarazzante da descrivere. Noi, l’ASAPS, non ci vogliamo limitare a tenere solo questa triste contabilità della violenza, ma facciamo un appello alla politica e ai vertici delle Istituzioni perché questa situazione umiliante e rischiosa venga finalmente affrontata da chi ha le competenze e i poteri per farlo.
Anche i cittadini devono preoccuparsi di questo fenomeno ormai incontenibile. Quando viene aggredita la diga, se gli argini non tengono, poi dopo ci siamo noi tutti.

Giordano Biserni
Presidente ASAPS

Sostenitori.info
 


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