"E' una vicenda devastante per la credibilità di tutta la magistratura che è arrivata ad un punto tale di degrado che è necessario invertire la marcia e cambiare completamente passo. La magistratura non è un esercizio di potere ma è un servizio per i cittadini. I cittadini hanno il diritto di pretendere una magistratura autonoma e indipendente come previsto dalla Costituzione come si è dimostrata in molti casi con la lotta alla mafia e al terrorismo".
Lo dice Franco Roberti già procuratore nazionale antimafia, oggi eurodeputato nel corso del programma "Gli Inascoltabili" in onda su Nsl Radio e TV per commentare la tempesta che sta travolgendo la magistratura italiana. Quanto al Csm Roberti spiega: "Il presidente della Repubblica ha già fatto sapere che non ha il potere di sciogliere il CSM.
Dovrebbero essere i consiglieri coinvolti in queste trame opache ad avere la sensibilità di dimettersi non so se lo faranno così come il ministro Bonafede dopo la rinnovata fiducia del Parlamento non lo farà, le scelte del ministro sono discrezionali per la nomina dei suoi collaboratori, ma discrezionalità non significa opacità anzi il contrario. Più alto è l'esercizio discrezionale tanto più - aggiunge - deve essere trasparente.
Il ministro deve spiegare le ragioni per le quali ha preferito nominare il dottor Basentini al Dap dopo averlo prima offerto a Di Matteo. Non lo ha ancora fatto, ma lo dovrebbe fare in nome del principio di trasparenza dovrebbe spiegare le altre nomine".
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