Terrore all’ospedale di Terni, per la fuga di due detenuti italiani che hanno aggredito un’infermiera, due agenti di Polizia Penitenziaria e una ragazza, presa a morsi per portarle via l’auto con cui uno dei due è riuscito a fuggire. Il primo è stato fermato subito dagli agenti, che hanno sparato per fermarli, mentre tentava di salire sulla vettura. Mentre l’altro è riuscito ad allontanarsi, malgrado fosse stato raggiunto da un colpo di pistola a una gamba. Ma la polizia lo ha intercettato e bloccato lungo il raccordo Terni-Orte, poco prima del casello autostradale, dopo 20 chilometri di inseguimento.
FOLLE TENTATIVO
Un folle tentativo di fuga messo in atto ieri sera, intorno alle 22,40, mentre stava terminando la partita tra Juve ed Atletico Madrid. I detenuti, di 34 e 36 anni, hanno approfittato di un attimo di distrazione degli agenti di Polizia Penitenziaria, si sono alzati dal letto mentre era presente nella stanza un’infermiera che li stava dando le medicine che hanno spintonato violentemente. Sono stati rincorsi subito dagli agenti che hanno provato a fermarli sparando alcuni colpi all’ingresso dell’ospedale e ferendo uno dei fuggitivi.
Ma i due sono riusciti ad uscire dall’ospedale e raggiungere il piazzale esterno dove hanno bloccato una ragazza che stava uscendo dal nosocomio alla guida di una Peugeot 206 bianca. L’hanno trascinata fuori dall’abitacolo, mordendola ad un braccio perché lei tentava di resistere. Le grida della donna hanno richiamato l’attenzione degli agenti e uno dei due detenuti è stato bloccato prima che riuscisse a salire sulla vettura, mentre l’altro si è dato alla fuga malgrado fosse ferito alla gamba. Ma è stato bloccato da due auto della polizia nei pressi del casello autostradale di Orte.
L’italiano fermato mentre tentata di salire sulla Peugeot bianca era stato portato al pronto soccorso del Santa Maria perché aveva ingoiato in carcere un paio di lamette, un bracciale e forse un micro-cellulare. Si era sentito male in cella durante la notte di martedì. Poi, dalla Tac sono emersi diversi corpi estranei e quindi era stato ricoverato per tenerlo sotto osservazione nel reperto dedicato ai detenuti al primo piano del complesso ospedaliero. Mentre, il secondo è detenuto nel carcere di Spoleto in regime di alta sicurezza e portato all’ospedale Santa Maria a causa di un problema alla retina per una colluttazione nella casa circondariale. Sul tentativo di fuga è stato aperta un’indagine coordinata dal magistrato Camilla Coraggio.
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