Nuove dimissioni al Dap, il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria del ministero della Giustizia dove il direttore generale Francesco Basentini è stati sostituito di recente da Dino Petralia dopo le polemiche sulle rivolte dei primi di marzo, sulle scarcerazioni di mafiosi e soprattutto sul la circolare del 21 marzo che aveva invitato gli istituti carcerari a valutare le posizioni degli over 70 affetti da patologie in funzione anti-Covid.
Ieri si è dimesso anche Giulio Romano, che era direttore dell'Ufficio detenuti del Dap solo dal 14 febbraio scorso. Non sono chiare le motivazioni delle dimissioni di Romano, 60 anni, già magistrato di Sorveglianza, poi membro del Csm per Magistratura indipendente, che tornerà al suo precedente incarico di sostituto procuratore generale presso la Corte di Cassazione.
C'è il so nome sulla circolare del 21 marzo anche se l'atto porta la firma "per il direttore generale" della dirigente Assunta Borzacchiello, in passato sponsabile dell'ufficio stampa del Dap che ora però, da quando il Guardasigilli è Alfonso Bonafede, è stato riassorbito nell'ufficio stampa del ministero.
Il Fatto Quotidiano
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