Il Guardasigilli, Alfonso Bonafede, ha firmato il Decreto Ministeriale di riorganizzazione del Gruppo Operativo Mobile (GOM) della Polizia Penitenziaria. La firma è avvenuta nella sede del Gom dove il ministro ha tenuto un breve discorso alla presenza del Capo del Dap, Dino Petralia, del generale Mauro D'Amico, direttore del Gom, e dei sottosegretari, Vittorio Ferraresi e Andrea Giorgis - rivolto alle donne e gli uomini del corpo.
"L'anno scorso, in occasione del ventennale del Gom - ha ricordato il Guardasigilli - avevamo detto che era fondamentale aggiornare la normativa ed è proprio quello che abbiamo fatto. Con questo decreto impediamo che la burocrazia possa ostacolare il funzionamento di un Corpo così importante. Il decreto, tra le altre cose, ridefinisce i compiti del direttore e del vicedirettore, concedendo maggiore autonomia amministrativa e contabile, rimodula i reparti operativi mobili sul territorio e velocizza il reclutamento del personale da assegnare al reparto".
Dopo tanto impegno, finalmente oggi abbiamo firmato un decreto ministeriale molto importante che riguarda il Gruppo...
Pubblicato da Vittorio Ferraresi
LE DICHIARAZIONI DEL MINISTRO ALFONSO BONAFEDE SUL NUOVO DECRETO GOM
"Considero il 41 bis un pilastro nella lotta alla criminalità' organizzata, un pilastro da tutelare. Grazie all'esperienza e alla professionalità degli agenti del Gom lo Stato ha a disposizione un patrimonio informativo irrinunciabile per il contrasto alle mafie". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, in occasione della firma del Decreto Ministeriale di riorganizzazione del Gruppo Operativo Mobile (GOM) della Polizia Penitenziaria, avvenuta nella sede del Gom alla presenza del Capo del Dap, Dino Petralia, del generale Mauro D'Amico, direttore del Gom, e dei sottosegretari, Vittorio Ferraresi e Andrea Giorgis.
"Il decreto di riorganizzazione del Gom - ha spiegato Bonafede - non è soltanto un aggiornamento tecnico, è un segnale di attenzione fondamentale che il ministero della Giustizia e lo Stato danno a tutti voi. La lotta alla mafia è una priorità dello Stato, una priorità di questo governo. Sapete che nei mesi scorsi abbiamo modificato norme che da decenni nessuno toccava in relazione, per esempio, all'obbligo di prevedere il parere delle procure Antimafia nel caso di richiesta di detenzioni domiciliari. Subito dopo il picco dell'emergenza Covid, ho ritenuto fosse fondamentale dare la possibilità ai magistrati di rivedere le loro decisioni alla luce del nuovo quadro sanitario e questo ha portato a risultati importanti. Ogni giorno siamo in trincea, ogni giorno dobbiamo far sentire alle mafie il fiato sul collo dello Stato e voi siete in prima linea in questa azione fondamentale per le nuove generazioni perché riguarda proprio la tutela dei valori fondanti della nostra democrazia perché la mafia e' l'anti-stato per eccellenza. Grazie a tutti voi, portate il mio ringraziamento a tutte le donne e gli uomini del Corpo".
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